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Caterina, uccisa a 22 anni da un bus che non doveva stare sulla preferenziale

Il bus turistico che lo scorso 18 luglio ha investo e ucciso la studentessa di 22 anni Caterina Pangrazi, viaggiava sulla corsia preferenziale riservata al trasporto pubblico. Ora gli inquirenti dovranno decidere se procedere per omicidio stradale contro il conducente in base agli elementi raccolti.
A cura di Valerio Renzi
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Caterina Pangrazi (Facebook)
Caterina Pangrazi (Facebook)

L'autobus turistico che lo scorso 18 luglio ha investito e ucciso su corso Vittorio Emanuela II Caterina Pangrazi, non doveva trovarsi sulla corsia preferenziale sulla quale viaggiava. A stabilirlo il rapporto della Polizia Locale, incaricata dal pm Gennaro Varone di fare luce sulla vicenda. Il bus ha colpito la studentessa di giurisprudenza di 22 anni in un punto in cui potevano passare sulla carreggiata indicata solo i mezzi pubblici.

La ragazza, questo è il punto principale che rimane da capire e su cui sono in corso ulteriori approfondimenti viste le testimonianze discordanti, potrebbe in ogni caso aver attraversato con il semaforo rosso. Il conducente del mezzo coinvolto è al momento iscritto al registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo, gli inquirenti vogliono capire soprattutto se, oltre a viaggiare su una corsia vietata, procedesse a una velocità troppo sostenuta.

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