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Omicidio Marco Vannini

Caso Vannini, parla il supertestimone Vannicola: “Izzo mi disse che a sparare fu Federico Ciontoli”

Spunta una testimonianza decisiva sul caso della morte di Marco Vannini. Davide Vannicola ha dichiarato ancora una volta che il maresciallo Izzo gli disse che a sparare era stato Federico Ciontoli. O almeno così gli aveva rivelato lo stesso Antonio Ciontoli. I magistrati dovranno decidere se giudicare la testimonianza attendibile.
A cura di Enrico Tata
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Marco Vannini
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Davide Vannicola, il commerciante di Ladispoli, ha parlato ancora e ha confermato quanto già detto alle Iene: "Il maresciallo Izzo mi disse che a sparare fu Federico Ciontoli e non Antonio Ciontoli". Il maresciallo Roberto Izzo era comandante della caserma dei carabinieri di Ladispoli quando Marco Vannini morì il 15 maggio del 2015. Ai microfoni della trasmissione Quarto Grado condotta da Gianluigi Nuzzi, Vannicola ha parlato della sua amicizia con il carabiniere: "Ci conosciamo dal 2005, eravamo come padre e figlio". A marzo del 2015, due mesi prima della morte di Marco Vannini, Izzo avrebbe parlato di Antonio Ciontoli a Vannicola: "Ho conosciuto una persona che mi cambierà il futuro". Ad aprile glielo avrebbe presentato portandolo al negozio: "Deve fare una borsa per mettere i documenti e un portafondina". Izzo e Ciontoli, ha riferito Vannicola, erano amici o almeno si comportavano come tali. A fine settembre Izzo gli avrebbe telefonato: "Ti ricordi di Ciontoli? La sera stessa che Marco Vannini è morto Ciontoli mi chiamò: ‘Robe', c'è mio genero nella vasca da bagno con un colpo di pistola, mi devi aiutare". Secondo Vannicola gli fece capire che a sparare era stato Federico Ciontoli, il figlio di Antonio. "Dopo un po' d tempo mi ha richiamato e mi ha detto: "Robé vieni di corsa al Pronto soccorso"", avrebbe detto ancora Izzo a Vannicola. "Io ho consigliato ad Antonio Ciontoli di prendersi la colpa lui invece del figlio", avrebbe ammesso il maresciallo dei carabinieri. Perché Vannicola ha deciso di parlare solo ora? Questo uno degli interrogativi a cui dovranno eventualmente rispondere i magistrati se decideranno di ascoltare ufficialmente la testimonianza dell'uomo.

Sentito al telefono da una giornalista della trasmissione di Rete Quattro, Izzo ha smentito tutto: "No signora per cortesia, ho la testa in fiammme. Sono tutte situazioni inventate. Io stavo dormendo, Ciontoli mi ha telefonato: "Robe' ho fatto un casino" e subito dopo mi è arrivata la telefonata dalla caserma nella quale mi informavano dell'accaduto e io ho risposto: "Lo so, ho saputo qualcosa e sto andando là"".  Qua le dichiarazioni di Izzo rese al processo per la morte di Marco Vannini.

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