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Luca Varani uciso da Manuel Foffo e Marco Prato

Omicidio Luca Varani, Valter Foffo: “Incontreremo la famiglia Varani per chiedere perdono”

Manuel Foffo e Marco Prato saranno nuovamente ascoltati dagli inquirenti per fare luce su come hanno ucciso Luca Varani. La madre di Foffo, che abita nello stesso palazzo dove è stato commesso l’omicidio nega di aver saputo nullo, mentre il padre Valter chiede di poter incontrare la famiglia Varani e chiedere perdono.
A cura di Valerio Renzi
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Daniela P., la madre di Manuel Foffo, che assieme a Marco Prato ha torturato e ucciso il 23enne Luca Varani al termine di un festino a base di alcol e droga, è stata ascoltata nuovamente a lungo dagli inquirenti. La donna abita nella stesse palazzina di via Igino Giordani a Colli Aniene, dove al piano sopra il suo appartamento il figlio ha assassinato brutalmente un coetaneo senza un apparente motivo. Ora le dichiarazioni rese dalla donna sono a disposizione del pm Francesco Scavo che segue l'indagine, e deve appurare se la donna, o altri, sapessero o meno cosa fosse accaduto. Da quanto dichiarato finora Manuel ha ammesso di aver chiesto alla madre stracci e saponi per pulire, forse nel tentativo di occultare il cadavere, che invece è rimasto per più di 24 ore nell'appartamento fino alla confessione nella Stazione dei Carabinieri di Piazza Dante.

"La mia ex moglie non si è resa conto di nulla, non ha capito. Se ci fosse stato del sangue l'avrebbe visto", ha dichiarato il padre di Manuel, Valter Foffo. Chiusa nel dolore la donna non parla, mentre Valter, che aveva parlato di suo figlio come di "un ragazzo modello", incassa le dichiarazioni di Manuel dal carcere che avrebbe confessato di aver desiderato di uccidere proprio il padre, colpevole di preferire il fratello maggiore Roberto: "Leggete gli atti non c'è scritto da nessuna parte tutto ciò, io non ho mai avuto preferenze tra i due figli". Chiusa nel silenzio l'ex moglie, e Valter la capisce: "Ci vedono per strada e ci gridano assassini. E poi: "Cosa gli direi? Lei non sa i calci che gli darei in questo momento. Ma ora penso ad altro. Ovvero alla famiglia di Luca Varani. Ci incontreremo sicuramente nei prossimi giorni. Chiederò loro scusa. Ci sono tre famiglie che hanno visto la loro esistenza andare in frantumi. Siamo tutti disperati. Il dolore è tanto".

Nuove indagini nell'appartamento dell'orrore

Oggi, mentre Marco Prato e Manuel Foffo saranno nuovamente sentiti dagli inquirenti, i Ris dei Carabinieri rientreranno nell'appartamento di via Igido Giordani a Colli Aniene, per mettere trovare tracce utili a stabilire quale sia la versione più veritiera tra quelle rese dai due imputati. La scientifica dei Carabinieri stabilità anche se ci sia stato un tentativo di occultare il cadavere e di ripulire la scena del delitto, oltre che a cercare tracce del passaggio di altre persone, di cui sia noto o meno il passaggio nell'appartamento.

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Marco Prato presenta ricorso al Riesame

Ieri il legale di Marco Prato ha presentato un ricorso al Tribunale del Riesame. "Vogliamo conoscere gli atti che al momento continuiamo a leggere sui giornali", ha dichiarato l’avvocato Pasquale Bartolo. Mentre l'avvocato di Foffo, Michele Andreano, per ora ha deciso di rinunciare al ricorso: "Non facciamo ricorso. Una decisione presa in accordo con la famiglia di Manuel. Il ragazzo è molto provato per quanto accaduto".

Il corpo di Luca Varani a disposizione della famiglia

È tornato nella disponibilità della famiglia Varani il corpo di Luca, in modo da poter svolgere a più di dieci giorni dal delitto le esequie, che ancora non si sa dove né in che forma si svolgeranno. Hanno mantenuto un riserbo pressoché totale i genitori di Luca, chiusi nel loro dolore ma anche in attesa di una spiegazione a una morte assurda.

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