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Caso Luca Varani, Foffo potrebbe essere indagato per aver istigato al suicidio Marco Prato

Potrebbe essere incriminato per istigazione al suicidio Manuel Foffo, per quanto riguarda il tentativo di togliersi la vita del complice Marco Prato, con il quale ha torturato e ucciso Luca Varani. Ma gli inquirenti non escludono che il tentativo di suicidio sia solo una messinscena.
A cura di Valerio Renzi
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Marco Prato
Marco Prato

Rischia un'incriminazione per istigazione al suicidio Manuel Foffo. Sono alcuni elementi che portano gli inquirenti a valutare la posizione del ragazzo, in merito al tentativo di togliersi la vita di Marco Prato, il suo complice nell'omicidio di Luca Varani. I due ragazzi, dopo due giorni di consumo di alcol e droghe, si svegliano venerdì mattina nell'appartamento di Colli Aniene, accanto a loro il corpo di Luca Varani, che hanno torturato per ore fino a ucciderlo. Foffo e Prato lasciano la casa, con tutta probabilità in preda al panico e alla disperazione una volta resisi conto di quanto avevano fatto.

Marco Prato si rifugia in un hotel in zona piazza Bologna. Ad accompagnarlo l'amico e complice che gli paga la stanza per due giorni e gli compra cinque scatole di Minias, acquisto rintracciato perché Foffo paga con la sua carta di credito in una farmacia di corso Italia, un forte sedativo. In quella stanza d'albergo i carabinieri troveranno Prato, senza sensi, trasportato in ospedale per una lavanda gastrica al Sandro Pertini.

Omicidio Varani, Marco Prato, tentato suicidio o messa in scena?

Una circostanza insospettisce però gli inquirenti: perché nei dieci biglietti di addio ritrovati nell'Hotel Prato non fa mai menzione del massacro che ha compiuto assieme all'amico? Una delle ipotesi dei carabinieri è che si possa trattare di una messinscena per costruire una disperata strategia difensiva. Nelle lettere Marco confessa e chiede scusa per gli errori commessi nella sua vita, ma non cita mai il più grande: aver torturato e ucciso un 23enne. Ora gli investigatori acquisiranno le cartelle cliniche per stabilire se la quantità di medicinali ingeriti da Prato fossero davvero potenzialmente letali.

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