Caso Bortuzzo, l’inchiesta: “L’obiettivo era un pugile legato alla criminalità della zona”
Mentre si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà per Manuel Bortuzzo, la giovane promessa del nuoto colpito "per errore" da un proiettile calibro 38 all'esterno da un locale di Roma, proseguono le indagini per chiarire esattamente la dinamica di cosa sia accaduto otto giorni fa. Il punto al centro degli accertamenti della Squadra mobile della Capitale è capire con chi i due ragazzi fermati per il ferimento di Manuel, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, si siano affrontati all'interno dell'O'Connell, il pub in zona Axa teatro della drammatica vicenda. È proprio per vendicarsi di quella rissa che i due ragazzi di Acilia, entrambi con bimbi piccoli che li aspettavano a casa, sarebbero tornati di fronte al pub e avrebbero fatto fuoco verso Manuel, vittima di un tragico scambio di persona.
I sospetti della polizia: ecco chi volevano colpire Marinelli e Bazzano
Chi è che Marinelli e Bazzano volevano colpire? Stando a quanto riporta il quotidiano "Il Messaggero" la polizia avrebbe un sospetto: un appassionato di boxe tra i 35 e i 40 anni che già in passato sarebbe stato protagonista di risse nel locale. L'uomo forse si trovava nel pub in compagnia di persone poco raccomandabili: esponenti del clan dei Casalesi che operano nel territorio di Acilia, borgata romana da dove provengono anche Marinelli e Bazzano. Al centro della rissa potrebbe esserci una contesa legata al controllo del traffico di stupefacenti. Secondo gli inquirenti i due giovani fermati per il tentato omicidio di Manuel volevano colpire il pugile o un suo amico: entrambi avrebbero tratti fisici simili a quelli del 19enne trentino, trasferitosi a Roma per inseguire un sogno nel mondo del nuoto e trovatosi al centro di un incubo. Dall'ospedale San Camillo il giovane nuotatore, che ha perso l'uso delle gambe a causa del proiettile, continua a chiedersi: "Come hanno potuto due uomini con i figli piccoli sparare contro di me?". Domanda che tutta Italia continua a farsi.