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Casale San Nicola, negli scontri anche gli irriducibili di Militia

Da Casa Pound alleata con Salvini agli irriducibili di Militia, passando per gli esponenti di Fratelli d’Italia, la foto di famiglia della destra romana è negli di scontri di ieri a Casale San Nicola contro l’apertura di un centro per rifugiati.
A cura di Valerio Renzi
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Ieri a sostenere i residenti di Casale San Nicola contro l'apertura di un centro per rifugiati nel loro quartiere, non c'erano solo i militanti dell'estrema destra di Casa Pound Italia, caschi in testa e faccia coperta da fazzoletti e passamontagna, ma esponenti di tutta la destra romana. A testimoniarlo le identità politiche dei due militanti arrestati durante gli incidenti: Stefano Caradonio, di Militia una lunga militanza giallorossa nel gruppo ultras Opposta Fazione, e Fabrizio Mori, esponente di Fratelli d'Italia a Roma Nord.

Ecco il messaggio che i due leader del gruppo di irriducibili di estrema destra, Stefano Schiavulli e Maurizio Boccacci, Militia, che non fa mistero ad esempio del suo negazionismo sulla Shoah, hanno voluto mandare al loro "camerata" finito in manette: "Il movimento politico Militia esprime la massima e totale solidarietà al nostro camerata Stefano Caradonio, per i vergognosi atti repressivi che hanno portato oggi al suo arresto dopo i fatti accaduti a Casale San Nicola da parte di quelli sgherri infami al soldo dello stato e dei privati che oggi hanno dimostrato ancor di più la propria infamia, il nostro DIGOS BOIA lo abbiamo sempre sputato in faccia a questa cricca di laidi esseri non ci siamo mai nascosti dietro l'anonimato e mai lo faremo, si ricordino che quella di oggi è semplicemente una piccola fiammela accesa in un campo di grano secco e se è la guerriglia che cercano noi siamo pronti a batterci ma questa volta non avranno gioco facile!".

Il messaggio prosegue con il frasario tipico della destra più nera, dove il prefetto Gabrielli viene apostrofato come "porco vile", servo "di questo Stato figlio dell'infame plutocrazia democratica e di tutto ciò che ne consegue". Dagli alleati di ferro di Salvini e della Lega a Roma agli ultrà di Militia, passando per Fratelli d'Italia, il quadro di famiglia della rissosa destra romana si ricompone contro gli immigrati.

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