Casal Bruciato, Virginia Raggi fa visita a famiglia rom. Alcuni residenti: “Buffona, vergognati”
La sindaca Virginia Raggi si è recata a Casal Bruciato, dove da due giorni stanno andando avanti delle violente proteste contro l'assegnazione di una casa popolare a una famiglia di origine rom. Sotto l'abitazione, un gruppo di residenti continua a urlare che "i rom se ne devono andare". Al suo arrivo in via Satta, la prima cittadina è stata contestata al grido di ‘buffona', ‘zozzona', e ‘vergognati, non sei la nostra sindaca‘. Poi, è salita al secondo piano dello stabile per incontrare la famiglia rom da giorni oggetto di minacce, tra le urla della gente. Ieri sera, anche la presidente del V municipio Roberta Della Casa è andata a Casal Bruciato insieme all'assessora alle Politiche abitative Rosalba Castiglione, portando un vassoio di pastarelle. Anche loro sono state oggetto di dure contestazioni da parte di CasaPound e dei residenti. Ma pare che il vicepremier Cinque Stelle Luigi Di Maio sia rimasto irritato di come la sindaca stia gestendo la vicenda, invece di aiutare prima gli italiani e poi gli altri.
Contestata Raggi a Casal Bruciato, la solidarietà del Pd
Dopo le contestazioni subite dalla sindaca Virginia Raggi a Casal Bruciato, il Pd ha voluto esprimere la sua solidarietà alla prima cittadina. "Solidarietà alla sindaca Raggi che ha difeso giustamente la legalità dell'assegnazione di un alloggio popolare ed è stata verbalmente aggredita – ha dichiarato in una nota il consigliere dem Marco Palumbo – Quel che sta succedendo a Casal Bruciato è inammissibile: i cittadini sono manipolati da un gruppo di militanti di estrema destra che specula sulla fragilità sociale di certe famiglie per farsi propaganda. Chi ha autorizzato il gazebo di CasaPound nel cortile di questi palazzi? Chi autorizza la permanenza di questo gruppo in quella zona, a soffiare sul fuoco della polemica, esacerbando tensioni fino all'esasperazione? Le autorità competenti vietino la manifestazione e la permanenza di CasaPound a Casal Bruciato". "Gli estremisti di CasaPound- hanno detto Giulia Tempesta e Riccardo Corbucci – hanno riservato alla sindaca Virginia Raggi lo stesso trattamento con cui ieri hanno provato a cacciare una famiglia destinataria di un alloggio comunale. Questi fascisti usano la violenza verbale e fisica, occupano illegalmente luoghi pubblici e pretendono di decidere con la prepotenza a chi spettino le case comunali. Al prefetto chiediamo che queste persone vengano perseguite e che non gli sia consentito di manifestare inneggiando al fascismo. Esprimiamo la nostra solidarietà alla sindaca Raggi per essere stata oggetto di insulti. Per una volta si è schierata dalla parte giusta".
Casal Bruciato, militante di CasaPound minaccia mamma rom di stupro
Oggi sono previste due manifestazioni a Casal Bruciato: una di CasaPound, che vuole che la famiglia esca dalla casa popolare, l'altra dei movimenti per il diritto all'abitare, che vogliono invece portare il loro sostegno alle persone minacciate. Anche la giornata di ieri è stata segnata da tensioni e proteste: minacce di morte alla famiglia, insulti, tentativi di assalto. Ma la situazione si è aggravata quando è arrivata la mamma insieme alle due bambine, stretta in un cordone di forze dell'ordine: un militante di CasaPound le ha urlato ‘Ti stupro puttana, fai schifo, troia'. Nessuno dei presenti è intervenuto né ha detto nulla. L'organizzazione di estrema destra ha provato a far finta di non conoscerlo e a derubricarlo come un "cittadino esasperato": ma le foto che lo ritraggono con la giacca della Salamandra accanto a Giuseppe Di Silvestre (responsabile di CPI nel V municipio) ci raccontano un'altra realtà.