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Casal Bruciato, Rosalba Castiglione: “I bambini rom piangevano disperati nel mio ufficio”

Fanpage.it ha intervistato Rosalba Castiglione, l’assessora al Patrimonio e alle politiche abitative di Roma Capitale su quanto avvenuto ieri a Casal Bruciato e sulla questione delle case popolari nella città di Roma. “Non si possono assegnare le case in base al colore della pelle o all’etnia”.
A cura di Natascia Grbic
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Abbiamo intervistato Rosalba Castiglione, l'assessora al Patrimonio e alle politiche abitative di Roma Capitale sulla questione delle case popolari a Roma. Parlando anche di ciò che sta avvenendo in queste ore a Casal Bruciato, dove una famiglia rom sta subendo minacce molto pesanti da parte di alcuni residenti e dei militanti di CasaPound. Rosalba Castiglione è andata ieri sera con la presidente del V municipio, Roberta Della Casa, a visitare la famiglia ed è stata oggetto di insulti e contestazioni. "Stiamo assegnando le case a chi ne ha diritto, scorrendo la graduatoria. Queste manifestazioni sono montate a mio parere ad arte e sotto elezioni. Sono strumentali a creare dissapori e odio". Ieri mattina, inoltre, ha ricevuto al dipartimento delle Politiche abitative la famiglia rom composta da quattordici persone: e ha raccontato di come tutti i suoi componenti siano terrorizzati da quanto sta avvenendo. "Ho avuto i bambini in ufficio che piangevano", ha raccontato.

Casal Bruciato, Castiglione: "Reati commessi ieri saranno puniti"

Secondo quanto detto da Rosalba Castiglione, tra poco il Comune di Roma presenterà un nuovo bando. "Abbiamo raddoppiato lo scorrimento delle graduatorie e iniziato con la liberazione degli appartamenti dei ricconi. Abbiamo fatto poi un censimento dove abbiamo evidenziato che c'erano dei nuclei con dei redditi altissimi e trovato dei fondi in bilancio che ci consentiranno di acquistare delle case e fare delle manutenzioni". Riguardo i fatti di Casal Bruciato, l'assessora dice che le persone che hanno commesso dei reati ("E ne ho visti compiere moltissimi", ha dichiarato), saranno denunciate. "Non si possono assegnare le case in base al colore della pelle o all'etnia – ha detto – Come non si può minacciare impunemente una donna e gridare ai danni anche dei bambini".

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