Casal Bruciato, Luigi Di Maio: “Non sono arrabbiato con Virginia Raggi, giusta la visita”
"Irritato e arrabbiato" con Virginia Raggi per la visita alla famiglia rom assegnataria di un alloggio popolare a Casal Bruciato. "La sindaca pensi prima ai romani e poi ai rom", l'attacco attribuito al vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, così come riportato da fonti vicine al ministro ieri sera all'agenzia AdnKronos. Questa mattina il capo politico del Movimento 5 Stelle, nel corso di un'intervista rilasciata a Radio Uno, ha smentito la presunta "ira" nei confronti della sindaca di Roma. "Nulla di tutto questo. Io credo che quando si minaccia di stupro una donna o si costringe un bambino a stare chiuso in casa e li si minaccia solo perché hanno ottenuto un alloggio per legge, è giusto dare la massima solidarietà a una donna che viene minacciata di stupro da CasaPound o da fascisti", ha dichiarato Di Maio. Per il ministro a Casal Bruciato c'erano due categorie di manifestanti: i cittadini "tesi ed arrabbiati" e i militanti di CasaPound, "che vanno lì e soffiano sul fuoco dicendo che quella casa non doveva essere assegnata". Secondo il vice presidente del Consiglio, però, "non si deve alimentare questo dibattito tra fascismo e antifascismo: non bisogna schierarsi da una parte o dall'altra ma restare sulle cose concrete, per me bisogna cercare di trovare le soluzioni per tanti italiani che non hanno la casa. Noi stiamo cercando di abbassare tensione sociale con reddito cittadinanza".
Di Maio: "Diamo a Italiani il palazzo di CasaPound"
La sede romana di CasaPound si trova in un palazzo occupato in via Napoleone III a Roma, quartiere Esquilino, un immobile inserito nella lista dei futuri sgomberi, anche se per il ministero dell'Economia non è un'operazione prioritaria. "Lo sgombero è sacrosanto per qualsiasi tipo di immobile occupato. L'immobile di CasaPound ci serve così facciamo edilizia popolare e la diamo agli italiani che non hanno la casa". Per esempio, ha ricordato ancora Di Maio, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, "ha sgomberato un centro sociale e si è presa una busta con proiettile, una minaccia di morte. Il tema di questa gente, di questi movimenti che occupano questi immobili è che sono violenti e aumentano la percezione di insicurezza".