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Casal Bruciato, attivisti denunciati per manifestazione di solidarietà con famiglia rom

Stanno arrivando le prime denunce per la manifestazione antifascista che ha avuto luogo a Roma la settimana scorsa, nel quartiere di Casal Bruciato. Centinaia di persone erano accorse a portare la loro solidarietà alla famiglia rom minacciata da residenti e CasaPound perché assegnataria di una casa popolare.
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A cura di Natascia Grbic
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Stanno arrivando le prime denunce per la manifestazione antifascista che si è tenuta martedì pomeriggio a Casal Bruciato, quando centinaia di persone sono accorse per portare solidarietà alla famiglia rom minacciata da alcuni residenti e da CasaPound. A darne notizia è stato Potere al Popolo. "Mentre i fascisti sono liberi di fare il loro teatrino fomentando odio razziale e alimentando la guerra tra poveri, arriva notizia delle denunce per il picchetto resistente di martedì a Casalbruciato, tra cui sono coinvolti anche militanti di Potere al Popolo, da sempre in prima linea – fa sapere il partito in una nota – La repressione verso chi lotta e si organizza per la giustizia sociale nei quartieri la conosciamo bene, ma non fermerà la voglia di riscatto e la necessità di costruire un'opposizione reale. Mentre c'è un città al collasso, in cui mafie e speculatori si spartiscono i profitti sulle spalle degli abitanti, mentre i fascisti si aggirano per le strade a cercare speculazioni sui più deboli, vengono invece attaccati gli attivisti sociali, in perfetta coerenza con l'indirizzo politico del Decreto Sicurezza emanato del governo. Le periferie che si organizzano fanno paura". Secondo le prime informazioni, sarebbero circa una decina le denunce arrivate ad alcune persone che martedì scorso hanno partecipato al presidio. Tra i capi d'accusa, c'è sicuramente manifestazione non autorizzata.

Casal Bruciato, le minacce contro la famiglia rom per la casa popolare

La manifestazione che si è tenuta martedì pomeriggio è stata organizzata dai movimenti per il diritto all'abitare e ha visto la partecipazione di alcune centinaia di persone. Il presidio è stato convocato dopo che CasaPound ha iniziato a protestare – insieme a qualche residente – per la legittima assegnazione di una casa popolare a una famiglia rom. Le persone all'interno dell'abitazione sono state insultate e aggredite. Senada, la mamma, è stata minacciata di stupro da un militante dell'organizzazione di estrema destra proprio mentre cercava di rientrare nella sua abitazione, scortata da un cordone di forze dell'ordine. Che, se da un lato hanno fatto sì che non le accadesse nulla in quel momento, dall'altro non hanno fatto nulla per arginare le violenze nei confronti della famiglia. Basti pensare che l'uomo ha minacciato Senada di violenza sessuale, non è stato nemmeno identificato. La scorsa settimana, dopo che in molti hanno espresso le proprie perplessità per la gestione dell'ordine pubblico a Roma, sono stati denunciati anche alcuni residenti e militanti di CasaPound.

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