Casa popolare a famiglia italiana di origine eritrea: scontri tra polizia e neofascisti, 5 arresti
Mattinata di tensione a Montecucco, quartiere alla periferia Ovest di Roma, dove un gruppo di residenti guidati dai militanti del gruppo neofascista Forza Nuova, hanno tentato di impedire l'assegnazione di una casa popolare ad una famiglia italiana di origine eritrea. Sul posto sono arrivate le forze dell'ordine, compresi agenti in tenuta antisommossa, che hanno rimosso il blocco dei manifestanti.
Arrestato anche il portavoce di Forza Nuova Giuliano Castellino
Fermati cinque militanti di estrema destra, tra cui il leader del movimento a Roma Giuliano Castellino, che il prossimo 2 ottobre dovrà comparire in tribunale per un'udienza per l'approvazione o meno di un provvedimento di sorveglianza speciale per pericolosità sociale a suo carico. Le accuse a carico degli arrestati sono di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nel corso dei tafferugli un poliziotto è rimasto ferito dal lancio di un oggetto contundente.
La famiglia assegnataria, minacciata, ha rinunciato
Quando la folla si è radunata la famiglia di occupanti era già stata sgomberata per garantire l'ingresso ai legittimi assegnatari, una parte dei mobili già portata in strada. L'azione di protesta ha avuto come principale scopo quello di allontanare la famiglia di origine eritrea, costretta ad allontanarsi tra insulti razzisti e minacce.
I precedenti da Tor Bella Monaca a San Basilio
Non è la prima volta che una famiglia di legittimi assegnatari viene allontanata da una casa popolare. È accaduto anche a San Basilio e a Tor Bella Monaca. A innescare i conflitti il dramma di chi, pur essendo occupante, si ritrova in mezzo a una strada da un momento all'altro, che si intreccia con pulsioni razziste in alcuni casi cavalcate dall'estrema destra.