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Casa di cura abusiva a Grottaferrata: trovato un anziano morto tra cibi e medicine scadute

I militari della Guardia di Finanza di Roma hanno scoperto una casa di cura abusiva a Grottaferrata. Nella struttura, che operava senza nessuna autorizzazione, sono stati trovati cibi e medicine scadute: in una delle stanze, inoltre, è stato rinvenuto il cadavere di un uomo. Indagata una 62enne.
A cura di Natascia Grbic
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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno sequestrato una casa di cura abusiva a Grottaferrata, nella zona dei Castelli Romani. Più che una casa di cura, infatti, le forze dell'ordine si sono trovate davanti una vera e propria casa degli orrori: medicinali scaduti, cibo di pessima qualità andato a male, piani terapeutici per la somministrazione dei farmaci e documentazione extra-contabile relativa ai pagamenti delle rette mensili. Non solo: gli anziani presenti nella struttura erano in pessime condizioni igieniche e di salute, tanto che per molti di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale. Ma nella casa di cura i carabinieri hanno fatto un'altra scoperta agghiacciante: nello stabile hanno trovato il cadavere di un uomo, un ultranovantenne morto per cause naturali di cui la proprietaria della struttura non aveva né i documenti né il certificato di morte. La donna, una 62enne di Velletri con precedenti penali sempre nel settore, risulta attualmente indagata per omicidio colposo, maltrattamenti e violazioni al testo unico sulle leggi sanitarie.

Nessun infermiere nella casa di cura abusiva a Grottaferrata

La casa di cura, costruita in quello che sembrava un resort di lusso sulle colline dei Castelli Romani, era in realtà una struttura abusiva senza nessun permesso. Non solo non erano rispettati gli standard igienico-sanitari previsti, ma non aveva nemmeno nessuna autorizzazione per operare. Gli anziani non erano assistiti da personale infermieristico o da operatori sanitari abilitati, ma solo dalla 62enne, che gli somministrava i farmaci secondo le prescrizioni del medico di base. Se gli "ospiti" della struttura si fossero sentiti male, quindi, non avrebbero avuto nessuno in grado di intervenire e salvarli. A far partire le indagini sono state le Fiamme Gialle della Compagnia di Frascati, insospettite dal tenore di vita della 62enne, che aveva però un profilo reddituale molto basso. Così sono arrivati a scoprire la casa di cura abusiva, completamente sconosciuta al Fisco. Il giro d'affari per la donna? Circa di 100mila euro l'anno.

Abusi sessuali in una casa di riposo all'Infernetto

E solo la scorsa settimana, un altro caso di cronaca in una casa di cura all'Infernetto. Un uomo di 61 anni, Fausto Abanto Cribillero Inocente, avrebbe ripetutamente violentato un'anziana di 84 anni affetta da demenza senile. I militari stanno ancora indagando e, a quanto pare, la donna non sarebbe stata l'unica a essere stata abusata nella struttura. Il primo a lanciare l'allarme è stato il figlio dell'anziana, che in seguito ad alcuni racconti della madre ha allertato le forze dell'ordine. Il 61enne, unico operatore maschio all'interno della casa di riposo, è stato incastrato da alcune telecamere nascoste posizionate dalle forze dell'ordine. Si trova attualmente detenuto all'interno del carcere di Rebibbia.

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