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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, nuovo sopralluogo nell’hotel: si cercano impronte digitali dei due ragazzi

Continuano le indagini sull’omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Questa mattina gli investigatori stanno svolgendo un nuovo sopralluogo all’interno dell’hotel Le Meridien Visconti in via Federico Cesi a Prati, Roma, nella stanza in cui si sono rifugiati i due ragazzi americani dopo l’accoltellamento e la fuga e dove è stata rinvenuta l’arma del delitto.
A cura di Alessia Rabbai
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Nuovo sopralluogo dei carabinieri all'hotel Le Meridien Visconti nel quartiere Prati a Roma. I carabinieri alle 9 di questa mattina, martedì 6 agosto si sono recati di nuovo al civico 37 di via Federico Cesi, per svolgere accertamenti all'interno dell'albergo nella stanza 109 di Finnegan Lee Elder e Christian Gabreil Natale Hjorth, i due ragazzi californiani poco più che maggiorenni in carcere per l'omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. In mattinata arriveranno anche gli avvocati, che saranno presenti alle operazioni investigative. Gli investigatori cercano impronte digitali e tracce biologiche di Elder e Hjorth, per completare gli accertamenti iniziati il 31 luglio scorso. Si tratta proprio dell'hotel all'interno del quale i due ragazzi si rifugiarono dopo l'accoltellamento del militare in via Pietro Cossa e la fuga a piedi. All'interno del controsoffitto della camera i carabinieri hanno trovato l'arma del delitto utilizzata per colpire a morte con undici fendenti Mario Cerciello Rega, rinvenuta ancora sporca di sangue: un pugnale da Marine lungo ben 18 centimetri, che, secondo quanto ricostruito finora, Finnegan Lee Elder, diciannove anni, nascondeva all'interno della tasca della felpa, prima di estrarlo e di compiere l'omicidio.

Il punto sulle indagini dell'omicidio del vice brigadiere Cerciello Rega

Proseguono senza sosta le indagini sull'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Gli investigatori sono alla ricerca di nuovi indizi all'interno dell'albergo che resta uno dei punti cardine del delitto. Nel frattempo sono al vaglio della Procura le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza presenti in zona. Nessuna di quelle esaminate finora riprenderebbe il momento esatto dell'accoltellamento, perché quelle di una banca che si trovava proprio nei pressi del luogo del delitto erano fuori servizio. Tuttavia gli inquirenti stanno cercando di isolare le immagini riprese da telecamere presenti in altri punti, come quelle di una vineria in via Gioacchino Belli, strada che tutte le persone coinvolte nel caso avrebbero percorso quella notte, per cercare di acquisire maggiori dettagli. Proprio lì infatti, i due razzi americani avrebbero abbandonato il borsello rubato a Sergio Brugiatelli, all'interno di un'aiuola, poco distante dall'hotel Meridien.

Elder e Hjorth presentano l'istanza di scarcerazione

Gli avvocati di Finnegal Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth hanno presentato l'istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame. L'udienza è fissata per il prossimo settembre, nel frattempo, le due famiglie hanno incaricato un pool di investigatori privati che condurrà delle indagini parallele alla magistratura italiana, per accertarsi del corretto svolgimento delle operazioni, perché ad oggi ci sono ancora alcuni punti poco chiari. Elder e Hjorth dopo l'arresto e la convalida del fermo sono in carcere con l'accusa di omicidio in concorso.

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