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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, acquisiti dai pm i turni di lavoro della stazione: Cerciello era in servizio?

Acquisiti i fogli dei turni di servizio della Stazione dei Carabinieri di piazza Farnese. L’obiettivo dei pm è verificare che Mario Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale fossero effettivamente presenti e di turno dalla mezzanotte alle 6 di mattina dello scorso 26 luglio 2019.
A cura di Enrico Tata
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Mario Cerciello Rega
Mario Cerciello Rega
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Tra gli elementi acquisiti dagli inquirenti per fare luce sull'omicidio di Mario Cerciello Rega ci sono anche i fogli dei turni di servizio della Stazione dei Carabinieri di piazza Farnese. L'obiettivo dei pm è verificare che Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale fossero effettivamente presenti e di turno dalla mezzanotte alle 6 di mattina dello scorso 26 luglio 2019, la notte in cui i due carabinieri furono stati aggrediti dai due ragazzi americani.

In effetti alcuni giornali avevano sollevato dubbi sui turni del carabiniere ucciso e una possibile conferma starebbe in alcune frasi della vedova Cerciello e riportate sul Corriere della Sera: "Lo sai, papà, prima che Mario uscisse gli ho detto: ma perché stasera non resti in ufficio? Stai in caserma, che devi fare fuori? Mi raccomando. Ma lui era coraggioso, generoso e adesso è morto". Come a voler sostenere che Mario Cerciello Rega sapesse già di dover uscire prima dell'arrivo in caserma e già quando era ancora in casa. "A noi quello che ha detto la vedova non risulta. A noi risulta che addirittura è andato in caserma e ha portato i gelati la sera in cui ha iniziato il servizio. Insieme agli altri carabinieri hanno mangiato il gelato e subito dopo è uscito in servizio, nell'orario previsto".

Sopralluogo all'hotel Meridien per acquisire le impronte digitali

Intanto continuano le indagini sugli altri aspetti da verificare in merito al coinvolgimento di  Finnegan Lee Elder e Natale Christian Hjorth. Questa mattina, alla presenza degli avvocati dei due ragazzi americani, è stato svolto dai carabinieri un sopralluogo per cristallizzare eventuali tracce biologiche e impronte digitali all'interno della stanza 109 dell'hotel Meridien. In particolare è stata controllata ancora una volta la parte del controsoffitto della camera, che rimane sotto sequestro, per repertare eventuali tracce e prove contro i due giovani.

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