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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso a Roma, avvocato di Elder: “Neanche gli inquirenti sanno cosa è accaduto”

“Non so cosa è successo. Sono convinto che a questo punto ci siano delle buone probabilità che nemmeno la polizia sappia cosa è successo”: queste le parole dell’avvocato di Finnegan Lee Elder, accusato dell’omicidio di Mario Cerciello Rega. In merito al coltello del ragazzo il legale ha ricordato che “certamente, almeno a San Francisco, in America non è una cosa sorprendente. Le persone lo usano per protezione”.
A cura di Enrico Tata
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Finnegan Lee Elder
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"Non so cosa è successo. Sono convinto che a questo punto ci siano delle buone probabilità che nemmeno la polizia sappia cosa è successo", ha dichiarato il legale della famiglia Elder, l'avvocato Craig Peters, in un'intervista realizzata dal giornalista dell'Abc Dan Noyes. "La famiglia attende di vedere il figlio. E' qui che hanno trascorso la loro Luna di Miele. Hanno un grande amore per l'Italia. Sono devastati dal fatto che questa cosa sia accaduta qui", ha aggiunto il legale. E sul coltello da marines utilizzato da Finnegan Lee Elder per uccidere Mario Cerciello Rega, portato in valigia evidentemente dagli Stati Uniti, il legale ricorda che "certamente, almeno a San Francisco, in America non è una cosa sorprendente.  Stando a quanto si apprende, Ethan Elder, il papà di Finnegan, è andato questa mattina a Regina Coeli per incontrare il figlio.

L'avvocato Renato Borzone, uno dei legali di Elder, ha dichiarato ieri sera di aver "assunto la difesa da 12 ore" e di stare cercando " di ricostruire tutti i passaggi di una vicenda che presenta ancora aspetti poco chiari. In particolare mi riferisco alla dinamica dei fatti, nella fase finale, quella con la colluttazione che non mi risulta sia quella rappresentata dalle fonti investigative". L'avvocato ha ricordato anche che il 19enne non ha alcun precedente penale, neanche negli Stati Uniti, "e non è affatto un soggetto violento".

L'avvocato di Natale Hjorth: "È molto provato"

Per quanto riguarda Gabriel Natale Hjorth, l'amico di Elder, il suo avvocato, Fabio Alonzi, ha dichiarato che il ragazzo, 19 anni, "è molto molto provato, suo papà è venuto ieri e tornerà nei prossimi giorni. Stiamo valutando se fare istanza al tribunale del Riesame". L'avvocato si è fermato a parlare con i cronisti all'uscita del carcere di Regina Coeli, dove si trova tuttora il suo assistito

Fabrizio Natale, il papà del ragazzo, è andato ieri mattina a Regina Coeli: "L'incontro con Gabriel è stato commovente ma molto duro per entrambi. Non si da pace per quello che è successo. Siamo molto turbati per la situazione in cui si trova, ma siamo tutti anche pienamente convinti della sua innocenza". L'avvocato Francesco Petrelli ha spiegato che il ragazzo "non pensava assolutamente che potesse esserci uno scontro e non sapeva che il suo amico fosse armato. Di cosa fosse veramente accaduto lo ha appreso solo successivamente al momento del suo arresto. In questi giorni ho letto sui giornali molte cose inesatte sul conto di mio figlio. Gabriel è un ragazzo normale che studia per diventare un architetto. E' sconvolto per la morte del carabiniere e io come padre non posso che essere vicino al dolore della sua famiglia".

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