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Caos e code a Roma per il vaccino per la meningite

Dopo i recenti casi di meningite anche a Roma, dove solo ieri è morto al Policlinico Umberto I un ristoratore 50enne di Alatri, sono molte le famiglie che stanno cercando un ambulatorio aperto in questi giorni di festa.
A cura di Enrico Tata
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Dopo i recenti casi di meningite in molti hanno deciso di vaccinarsi. E' fondamentale, continuano a ripetere gli esperti e così anche a Roma, dove solo ieri è morto al Policlinico Umberto I un ristoratore 50enne di Alatri, sono molte le famiglie che stanno cercando un ambulatorio aperto in questi giorni di festa. Le liste d'attesa sono lunghissime e chi non vuole aspettare per un appuntamento decide di presentarsi alle Asl dove l'accesso è libero. Basta presentarsi la mattina all'apertura e fare la fila, senza bisogno di prenotare. In tutta la Capitale sono pochi gli ambulatori che offrono il servizio e per questo le code, a volte, sono lunghissime. Come nel caso del poliambulatorio di via Galli, Asl Roma A, dove alle 8 di mattina la fila è già enorme. Le persone, documenta un servizio di SkyTg 24, sono arrivate addirittura alle 6 di mattina e qualcuno dice che di vaccini disponibili ce ne sono solo 50 al giorno. “Nel 2017 in Italia è impossibile accedere alle vaccinazioni, ditelo pubblicamente”, dice una signora alla telecamera, mentre un uomo, dopo quattro ore di fila, ottiene un appuntamento per il 3 febbraio.

Stessa situazione in altri ambulatori di altre asl romane, come documentato in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera. Per esempio, si legge, l’ambulatorio di via Plinio al quartiere Prati si è ritrovato sommerso di richieste da tutta la città e il responsabile Roberto Ieraci ha fatto i salti mortali per accontentare tutti lottando contro la burocrazia.

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