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Appalti Atac per 2 miliardi d’euro sotto la lente dell’Anticorruzione

Il 90% degli appalti di Atac banditi negli ultimi 5 anni sono stati affidati senza gara ma tramite la contrattazione diretta. Due miliardi di euro, un fiume di denaro speso in maniera poco trasparente. A renderlo noto l’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, che ha condotto un’approfondita indagine. L’ex assessore ai Trasporti della giunta Marino, Stefano Esposito, ha consegnato un fascicolo alla Procura di Roma.
A cura di Valerio Renzi
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Cinque anni di appalti dell'Atac sono finiti nel mirino dell'Autorità nazionale anticorruzione guidata dal Raffaele Cantone. L'Anac, intervenuta a seguito di una esplicita richiesta dell'assessore ai Trasporti Stefano Esposito, ha registrato come il 90% degli appalti, dalla manutenzione alle forniture, siano stati affidati senza gara ma con la contrattazione diretta. Uno strumento quest'ultimo previsto dal codice degli appalti, ma che andrebbe utilizzato esclusivamente in situazioni particolari o d'emergenza, che invece per l'azienda del trasporto pubblico locale controllata dal Comune di Roma era la norma.

E ora l'amministrazione e l'azienda dovranno giustificare, per non incorrere in sanzioni mentre la magistratura rivelerà eventuali illeciti, la scelta di procedere in questo modo, fornendo entro trenta giorni una relazione dettagliata all'Anac. L'Atac nella serata di ieri ha cominciato a mettere le mani avanti garantendo che dimostrerà che è tutto in regola: "Oltre il 90 per cento del valore degli acquisti aziendali viene svolto tramite gare di appalto telematiche. –  Come di consueto l’Azienda fornirà all’Autorità tutte le informazioni richieste nei tempi stabiliti, certa di poter rappresentare la coerenza dei comportamenti aziendali alle vigenti disposizioni di legge".

Atac, nel mirino dell'Anac spese per 2 miliardi

Per gli uomini di Cantone le regole parlano chiaro: "Va adottata come regola la procedura aperta/ristretta e come eccezione, da motivare, la procedura negoziata". Ma in Atac non è andata così, e le cifre di cui si parla sono decisamente significative. "Nel 2011 è stato affidato in procedura negoziata il 99,94 per cento del numero di appalti di forniture, il 92,98 per cento di quelli per lavori e il 98,84 per cento per servizi. Nel 2012 questi valori sono stati rispettivamente del 99,35 per cento, del 68,63 per cento e dell’87,37 per cento". Cifre confermate più o meno fino al 2015 con lo stesso andamento. Nel 2011 gli appalti affidati raggiungevano la cifra di 479 milioni di euro,nel 2012 511 milioni, nel 2013 sono stati invece spesi ‘solo' 271 milioni, 343 nel 214 fino a raggiungere il record di 647 milioni nei primi nove mesi nel 2015. Un totale di circa 2 miliardi spesi.

Se il record di affidamento senza gara ha raggiunto l'apice sotto la giunta Alemanno, il trend è continuato anche con l'amministrazione Marino. Il sospetto è che dietro gli affidamenti e le negoziazioni dirette si possano nascondere illeciti e corruzione.

Atac, l'assessore Esposito va in Procura

Come annunciato negli scorsi giorni l'assessore ai Trasporti Stefano Esposito si è recato alla Procura di Roma, dove ha incontrato Giuseppe Pignatone consegnandogli un corposo fascicolo proprio su Atac. Un fascicolo che lunedì si trasformerà in un esposto formale.

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