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Campo rom di Castel Romano, blitz dei poliziotti per i controlli antidroga

Campo rom di Castel Romano, la Polizia e i vigili urbani sono impegnati in alcuni controlli antidroga dopo aver ricevuto diverse segnalazioni di spaccio. L’operazione dopo lo sgombero del camping River e il contrasto al fenomeno dei roghi tossici nel campo nomadi di via Salone.
A cura di Alessia Rabbai
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Dopo lo sgombero del camping River e l'attività di contrasto contro il fenomeno dei roghi tossici di Via di Salone è in corso questa mattina, martedì 31 luglio, un'operazione congiunta tra Polizia di Stato con i cani  e Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale. Poliziotti e agenti stanno identificando e controllando le persone effettivamente residenti nell'insediamento di Castel Romano, a Roma sud. Le indagini sono partite da numerose segnalazioni che informavano le forze dell'ordine su un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti all'interno del campo.

Sul tema è intervenuto il sindacato UGL PL: "Per anni abbiamo denunciato le precarie condizioni di sicurezza dei caschi bianchi romani, impiegati in inutili quanto rischiosi piantonamenti, a insediamenti che si erano nel tempo trasformati in vere e proprie enclavi di illegalità diffusa – si legge in una nota del coordinatore romano, Marco Milani – Diamo atto a Comando Generale ed Amministrazione Comunale, di essere riuscito finalmente a cambiare l'approccio, demandando le attività di controllo a operazioni anche in sinergia con altre forze, finalmente efficienti e svolte in numero di operatori tali, da garantire la sicurezza e la tutela dei lavoratori impiegati. Nell'auspicarci il prosieguo di tali modalità operative, non possiamo non esprimere il nostro plauso e la nostra soddisfazione per aver recepito il grido della categoria, rimasto purtroppo inascoltato per troppi anni".

Campo rom di via Salone, operazione contro i roghi tossici

Nel campo rom di via Salone, a Roma est, ieri i vigili urbani sono intervenuti contro il fenomeno dei roghi tossici, provocato da un sodalizio criminale che agiva all'interno dell'insediamento. Quattro persone sono state arrestate con l'accusa di reato ambientale: smaltivano illegalmente rifiuti bruciandoli anche per conto di ditte, in un vero e proprio centro di stoccaggio improvvisato, con tanto di braccio meccanico. A tal proposito, sono indagate 19 persone. Tantissime le segnalazioni di fumo denso e acre da parte dei residenti che, d'inverno e d'estate, erano costrette a chiudersi ermeticamente in casa, respirando fumi malsani.

Sgomberato il campig River

Il Camping River, campo rom di via Tiberina, a Roma Nord, è stato sgomberato. Giovedì 26 luglio sono giunte sul posto decine di pattuglie dei vigili che, con il supporto degli uomini della questura, hanno svolto le operazioni, terminate nel pomeriggio. Le associazioni tenute all'esterno della struttura hanno riferito a Fanpage.it ciò che è accaduto all'interno, anche se la situazione è stata confusa. Da quanto si è appreso il personale di Roma Capitale ha offerto nuovamente posti all'interno del sistema di emergenza, a cominciare da donne con minori. Venti persone avrebbero accettato di fronte alla novità emersa questa mattina, ovvero la proposta di un numero limitato di soluzioni che, per quanto transitorie, non prevedono la separazione dei nuclei familiari, per tutti gli altri l'unica alternativa al momento sembra essere quella di andare ad abitare in nuovi insediamenti informali, affrontando così nuovi sgomberi.

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