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Camping River, lanciata una bomba carta a Labaro contro i rom ex abitanti

Una bomba carta è stata lanciata questa notte contro gli ex abitanti del Camping River a Labaro. Non è rimasto ferito nessuno ma sono stati momenti di paura per il boato dovuto all’esplosione. La popolazione rom che abitava nel campo dopo lo sgombero si sta adattando in diverse zone con accampamenti di fortuna. Ieri, 60 persone hanno occupato un albergo abbandonato.
A cura di Alessia Rabbai
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Una bomba carta è stata lanciata questa notte contro gli ex abitanti del Camping River a via delle Galline Bianche, nel quartiere di Labaro. Un grande boato e la paura. Verso mezzanotte, secondo quanto apprende l’agenzia Dire, da una Fiat Punto nera è stato scagliato l’ordigno contro la popolazione rom, dal giorno dello sgombero divisa in accampamenti di fortuna tra Labaro e Prima Porta. Poi, dopo aver compiuto il gesto si sono dati alla fuga. Secondo quanto si apprende, fortunatamente non ci sarebbero stati feriti. Nei giorni scorsi i cittadini della zona avevano manifestato una crescente insofferenza a seguito dello sgombero ha portato in strada buona parte dei rom del campo. Le persone si sono momentaneamente stabilite in diversi punti della zona, in piazza Saxa Rubra a Prima Porta, nel parco Colli d’Oro a Labaro e sotto le arcate del viadotto Giubileo 2000, sulla Flaminia.

Rom ex residenti del Camping River occupano un albergo abbandonato

Hanno occupato un albergo abbandonato, in via Flaminia Vecchia. Circa una sessantina di persone ex abitanti del Camping River, nella tarda serata di ieri si sono sistemati nella struttura in disuso. Dopo lo sgombero del campo di una settimana fa, in tanti stanno cercando un posto dove andare e potersi stabilire. I vigili urbani di Roma Capitale e della Questura hanno presidiato la zona fino a questa mattina alle ore 11, quando i caschi bianchi romani, su disposizione del Comando generale, hanno proceduto allo sgombero.

Le operazioni, svolte da personale del reparto Sicurezza Pubblica Emergenziale e del XV Cassia, coordinate dal comandante Antonio Di Maggio, secondo quanto si apprende dalle forze dell'ordine si sono svolte pacificamente e nel rispetto delle persone coinvolte, alle quali per il tramite del dipartimento Servizi sociali del Campidoglio è stata offerta soluzione di alloggio per donne e minori, presso il centro di via Giaccone che però non è stata accettata.

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