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Camping River: il campo rom doveva chiudere ma è sempre là. E ora 100 famiglie vivono senza acqua

Il campo rom Camping River non solo non ha chiuso come promesso dall’amministrazione comunale, ma ora è anche senza acqua. E ora il Campidoglio ammette: “Rischio emergenza sanitaria”.
A cura di Valerio Renzi
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Il Camping River, o lo strano caso del campo rom che doveva chiudere da un mese ma è sempre là. Solo che adesso non è più un "villaggio attrezzato", ma una "struttura ricettiva temporanea". Dopo che il piano approntato da Roma Capitale in quattro e quattr'otto per la fuoriuscita delle famiglie dal campo si è rivelato un fallimento, ora nella struttura in zona Tiberina, alla periferia Nord di Roma, si rischia anche una vera e propria emergenza sanitaria. Ormai da quasi due settimane manca l'acqua per un grave guasto alla conduttura idrica. A risolvere il problema però la sindaca Virginia Raggi non ci pensa per niente, e intima all'Isola Verde Onlus che gestisce la struttura, di rimediare alla situazione a sue spese, ammettendo che è a rischio la salute pubblica. Da parte sua Isola Verde minaccia azioni legali.

La denuncia dell'Associazione 21 luglio

"Con un comunicato – fatto di dati e numeri errati – il Comune di Roma scarica sulla cooperativa che gestiva il Camping River la responsabilità del fallimento del suo superamento. Le famiglie sono tutte lì, tutte e 100 (e non come scrive il Comune accennando ad "alcuni nuclei familiari che continuano a permanere nell'area") e il Comune accusa la cooperativa di ‘non aver intrapreso alcuna valida azione per accompagnarne la fuoriuscita delle famiglie'", denunciava solo alcuni giorni fa il presidente dell'Associazione 21 luglio Carlo Stasolla.

Piano di superamento dei campi rom: è già flop

Il Piano per il superamento dei campi rom licenziato dalla giunta Virginia Raggi prevede la chiusura entro due anni dei campi di Monachina e Barbuta (anche se al momento il bando per assegnare i servizi necessari alla chiusura a Monachina è andato deserto). A questi si è aggiunta in corsa l'operazione sul Camping River dove, in buona sostanza, alle famiglie – dopo la firma di un ‘patto' con l'amministrazione e le verifiche patrimoniali – è stato dato in mano il bigliettino di alcune agenzie immobiliari per cercarsi una casa sul mercato degli affitti, potendo così usufruire di un contributo all'affitto da parte del comune per un tempo limitato.

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