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Campidoglio verso il rimpasto di giunta: Renzi vuole il vicesindaco

In Campidoglio si va verso il rimpasto i giunta, l’ennesimo da quando Ignazio Marino è diventato sindaco. Per rimediare all’emorragia di consensi e di fiducia dopo l’inchiesta su mafia capitale sarebbero in arrivo nomi dalla caratura nazionale, niente tecnici ma esponenti del Pd. E Matteo Renzi vuole per un uomo di fiducia la poltrona di vicesindaco.
A cura di Valerio Renzi
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In Campidoglio si va verso il rimpasto i giunta, l'ennesimo da quando Ignazio Marino è diventato sindaco. Per rimediare all'emorragia di consensi e di fiducia dopo l'inchiesta su mafia capitale, che ha visto coinvolti un gran numero di esponenti dem, e dopo la relazione del prefetto Gabrielli, che se salva il sindaco condanna la macchina amministrativa che potrebbe venire in gran parte commissariata, il Partito democratico si gioca la carta dei volti nuovi e "di peso". Non una giunta di tecnici ma tutta politica, che potrebbe prevedere l'arrivo di esponenti nazionali del Pd, parlamentari che assumerebbero anche l'incarico di assessori.

Il nodo più problematico della partita rimane la poltrona di vicesindaco, occupata al momento da Luigi Nieri di Sel. E se Marino fino ad ora ha difeso il suo numero due, amministratore d'esperienza con un lungo curriculum tra il Campidoglio e la Regione, sarebbe ora disposto a cedere di fronte alla richiesta di avere un sindaco espressione del Partito democratico, ma soprattutto gradito a Palazzo Chigi. Se cià accadesse Sel, che da settimane sembra ostaggio delle manovre interne all'alleato di governo, sarebbe pronta con i suoi quattro consiglieri a passare all'appoggio esterno.

Mentre il presidente del Pd e commissario del partito romano Matteo Orfini sia affretta a smentire le trattative con Marino sul toto nomi via Twitter, tanti sarebbero i mal di pancia interni proprio per lo strapotere del commissario e per il comportamento di Matteo Renzi, che, dopo aver paventato elezioni anticipate ora vorrebbe commissariare de facto il Campidoglio. Ma il premier non è disposto a perdere Roma, a cedere il governo della città al centrodestra o Movimento 5 Stelle, ma per evitarlo sembra essere convinto che Marino da solo non ce la possa fare a recuperare il consenso e la fiducia dei cittadini.

Una netta smentita che le trattative per il rimpasto siano in corso arriva dai diretti interessati. "Sono indiscrezioni. Non abbiamo mai parlato di queste cose. Non sono mai state oggetto di discussione. Abbiamo altri problemi e stiamo cercando di affrontare quelli, così il vicesindaco Luigi Nieri. Gli fa eco il sindaco Marino che minimizza i dibattiti che stanno accadendo dietro le quinte: "Io parlo di sfalcio dell'erba e di quello che stiamo facendo per la città. Gli altri temi non appassionano nè me, nè i romani e le romane. È importante – aggiunge – che la città riprenda ad avere quella cura che purtroppo era stata abbandonata e addirittura affidata dai vertici dell'amministrazione Alemanno in alcuni casi alla criminalità organizzata".

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