Campidoglio sotto assedio, Marino resiste: “Dobbiamo continuare il lavoro di pulizia”
Dopo le bordate di Matteo Renzi, che senza mezzi termini ha detto che non è scontato che a Roma non si torni alle urne nel 2016 assieme a Napoli e Milano, oggi è tornato a parlare Ignazio Marino per ribadire che non ha nessuna intenzione di dimettersi ha seguito dell'inchiesta su mafia capitale che ha travolto il pieno il Partito democratico con l'arresto di diversi esponenti dem che sedevano in Campidoglio.
Marino è intervenuto sul tema delle sue paventate dimissioni durante una conferenza stampa sul risanamento dell'azienda municipalizzata Ama. "Tutto questo nostro lavoro di pulizia si deve accompagnare anche a un risveglio civico, al vero volto di Roma e dei romani. – ha detto il primo cittadino della Capitale – Roma è una città di persone perbene che merita un'amministrazione perbene. Quindi chiedo alla mia giunta, ai partiti della mia coalizione e alla città un grande sforzo per portare Roma in ogni settore ad essere una Capitale d'Europa".
No comment di Marino sulle parole di Renzi, ma al premier il chirurgo prestato alla politica risponde senza mai citarlo: "Onestà e trasparenza non bastano, ci sono anche le azioni che abbiamo intrapreso". Proprio Renzi aveva descritto Marino come una persona onestà, invitandolo però a governare con efficacia o a lasciare. E Marino raccoglie la sfida e rilancia: "Io non ho mai cambiato idea, sono qui per stare fino al 2023".
Bindi: "Se fossi Marino mi interrogherei su dimissioni"
"Pur essendo assolutamente certa dell'integrità di Marino, se io fossi il Sindaco di Roma, mi interrogherei seriamente sull'ipotesi dimissioni", ha dichiarato la collega di partito e Presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, durante un dibattito al ‘Trame festival' in corso a Lamezia Terme. "Prendere posizione su questa complessa vicenda prima di conoscere l'esito della Commissione d'accesso e le determinazioni del Prefetto Gabrielli sarebbe, per me e per tutti, molto imprudente – ha sottolineato la Bindi – ma un eventuale scioglimento per infiltrazioni mafiose della Capitale d'Italia sarebbe un'onta per l'intera nazione. Credo sia dunque opportuna una seria riflessione su quanto possa da Marino essere fatto per evitare un evento così grave".
Le opposizioni da Marchini ai 5 Stelle: "Se ne deve andare"
Ma intanto fuori dal Campidoglio continua la protesta delle opposizioni che, dal Movimento 5 Stelle alla Lega chiedono le dimissioni di Marino e della sua giunta. Maratona del Nuovo centro destra: "Da oggi saremo presenti in Campidoglio in concomitanza di ogni consiglio comunale in una maratona per chiedere le dimissioni di Ignazio Marino, gli chiediamo un passo indietro", ha annunciato Roberta Angelilli. L'Ncd ha esposto due maxi cartelloni, uno con su scritto "Marino molla la poltrona". "Abbiamo depositato ieri una mozione di sfiducia – ha spiegato il consigliere comunale pentastellato Enrico Stefano – evidenziando le criticità legate a Mafia Capitale e ricordando, ad esempio, che l'ex assessore alla Casa Daniele Ozzimo, ora agli arresti domiciliari, era stato scelto da Marino. Quindi il sindaco, nella migliore delle ipotesi, non sa scegliere i suoi collaboratori e non può governare la città di Roma. Una città preda del degrado, dell'abusivismo e della sporcizia". "Ora bisogna raggiungere 19 firme – aggiunge Stefano – Noi siamo quattro, ne mancano quindi 15. In pratica tutta l'opposizione deve firmarla per poterla discutere in Aula".
All'attacco anche i consiglieri della Lista Marchini, auto sospesosi negli scorsi giorni: "Ecco l'orchestra del Titanic, ovvero il Consiglio comunale di Roma! Continuano ad andare avanti come se niente fosse accaduto, in attesa di Mafia Capitale 3. Non partecipiamo a riunioni inutili – spiega -, pagate con le tasse dei cittadini romani, che non producono atti concreti, solo per tenere in piedi la poltrona del Sindaco e quelle dei consiglieri. Noi siamo sempre qui, seduti non sugli scranni ma tra il pubblico. Senza ricevere lo stipendio ma per amore di Roma. La nostra lotta continua ancora più forte".