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Buttafuori investiti al Qube, fratelli condannati a 10 anni: “Volevano uccidere per odio razziale”

Sono stati condannati a dieci anni e otto mesi di carcere i due fratelli che lo scorso 27 gennaio hanno tentato d’investire due buttafuori davanti la discoteca Qube, in via di Portonaccio. Secondo quanto emerso, i due avrebbero cercato di ucciderli non solo perché non li avevano fatti entrare, ma anche perché spinti dall’odio razziale.
A cura di Natascia Grbic
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Le immagini dei due buttafuori investiti al Qube
Le immagini dei due buttafuori investiti al Qube

Dieci anni e otto mesi di carcere per tentato omicidio plurimo aggravato dall'odio razziale. Questa la condanna inflitta a Daniele e Gabriele Briscese, i due fratelli che lo scorso 27 gennaio hanno tentato ripetutamente di investire i buttafuori del Qube. Secondo quanto emerso, i due si sono rivolti più volte agli addetti alla sicurezza del locale con frasi del tipo "A negri semo italiani, comannamo, ma perché ce devono commana’ a noi? Annamo a pja pure la pistola, pe’ sti negri che li ammazzamo tutti". Nonostante i due avessero scelto il rito abbreviato – che prevede uno sconto fino a un terzo della pena – la condanna inflitta dal giudice è stata molto severa: solo quattordici mesi in meno di quella chiesta dal pm, che voleva dodici anni. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, Daniele e Gabriele Briscese non si sarebbero scusati nonostante la richiesta di una dichiarazione spontanea da parte del giudice.

Buttafuori investiti davanti al Qube: "C'era volontà di uccidere"

I fatti risalgono allo scorso 27 gennaio. Daniele e Gabriele Briscese, entrambi con precedenti per droga, si sono presentati all'ingresso del Qube alle 3.40 di notte, pretendendo di entrate. I buttafuori, di origine senegalese, li hanno respinti all'ingresso: entrare nel locale nelle loro condizioni è vietato, perché potrebbero essere un elemento di disturbo per le altre persone. Senza contare che il loro atteggiamento era molto violento e strafottente. I due però, non potevano accettare che due "negri" impedissero a loro, italianissimi, di entrare al Qube. E così, dopo aver insultato i due addetti alla sicurezza, sono tornati alla macchina con l'intento di ucciderli.

Il tentato omicidio e l'arresto dei due fratelli

Alla guida dell'auto c'è Gabriele, a fianco Daniele. Non gli dice nulla quando preme il piede sull'acceleratore e si dirige verso i due buttafuori a velocità folle, rischiando di fare una strage. In fila all'ingresso del Qube, infatti, c'erano decine di persone in attesa di entrare nel locale. Fortunatamente i due uomini sono riusciti a spostarsi di lato e a non essere investiti, nonostante i ripetuti tentativi dei due fratelli, che poi si sono dati alla fuga. Si sono costituiti qualche giorno dopo, quando gli investigatori avevano ormai stretto il cerchio intorno a loro.

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