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Butta il figlio nel cassonetto, partorisce nuovamente e il Tribunale li toglie la bambina

E’ stata accusata di aver ucciso e successivamente gettato in un cassonetto dell’immondizia il figlio appena partorito all’ospedale San Camillo. Ora, due anni dopo, la donna è diventato di nuovo mamma e il Tribunale dei Minori di Roma ha deciso di sottrargli la bambina e affidarla ad una casa famiglia.
A cura di Valerio Renzi
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E' stata accusata di aver ucciso e successivamente gettato in un cassonetto dell'immondizia il figlio appena partorito all'ospedale San Camillo. Per questo la donna al centro della vicenda, Marika Severini, è imputata per omicidio volontario mediante asfissione. Ora, due anni dopo, Marika è diventata di nuovo mamma. Una situazione limite, che ha portato il Tribunale dei Minori di Roma ha togliergli, ‘in via precauzionale', la neonata di tre mesi. La bambina è ora affidata ad una struttura che accoglie bambini e neonati sottratti ai genitori o senza famiglia. Il provvedimento è stato richiesto dal pubblico ministero Paolo D'Ovidio, titolare dell'accusa nel processo che vede la donna accusata di aver ucciso il suo stesso bambino, e che vedrà il prossimo aprile la corte d'Assise riunita per deliberare la sentenza di primo grado.

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