Bufera su Raffaele Marra e sulla nomina del fratello: l’anticorruzione in Campidoglio
L'Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone è tornata a bussare alla porta del Campidoglio. Questa volta sotto la lente d'ingrandimento dell'Anac il ruolo di Raffaele Marra come capo del personale capitolino, in particolare alla nomina del fratello Renato Marra come dirigente della direzione turismo. Già la scorsa settimana l'authority ha richiesto i documenti relativi a Roma Capitale, con l'obiettivo di fare chiarezza su eventuali abusi o anomalie.
Renato Marra è stato promosso dalla Polizia Locale alla direzione al turismo, una nomina che ha fatto andare su tutte le furie la maggioranza dei consiglieri grillini, che non ha mai visto di buon occhi il fedelissimo di Virginia Raggi, con un passato come dirigente al seguito di Gianni Alemanno prima e di Renato Polverini.
Ma oltre la polemica politica rimane il fatto che la nomina potrebbe risultare illegittima, il regolamento parla chiaro, basta leggera l'articolo numero 7 del codice di comportamento dei dipendenti pubblici del 2013 che recita: "Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado".