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Blitz di estremisti al Baobab. Attivisti denunciano minacce: “Daremo fuoco a voi e ai vostri negri”

Lo scorso venerdì blitz di un gruppo di estremisti al centro Baobab di via Tiburtina, con minacce e insulti ai migranti presenti e ai volontari: “Torniamo e diamo fuoco a voi e ai vostri negri”. Gli attivisti hanno sporto denuncia ma garantiscono: “Nessuna paura, abbiamo del lavoro da fare”.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo i fatti di Macerata, dove Luca Traini, un terrorista neofascista ha sparato contro qualsiasi cittadino dalla pelle scura ferendo sei persone, e mentre la campagna elettorale continua ad essere segnata dall'aggressività dei gruppi estremisti, i volontari di Baobab Experience denunciano un blitz di estremisti all'ingresso del campo per migranti transitanti e senza fissa dimora che gestiscono alle spalle della stazione Tiburtina.

I fatti sono avvenuti lo scorso venerdì, quando all'ingresso di Baobab sono arrivati alcuni individui a bordo di diverse auto, e hanno cominciato a minacciare e inveire contro i presenti. Frasi come "vi bruciamo a voi e ai vostri negri", accompagnate da insulti molto pesanti contro le ragazze presente "puttane tornatevene dai negri". Un episodio inquietante che i responsabili dell'associazione hanno deciso di denunciare alle autorità competenti, prima di renderlo pubblico con un post su Facebook.

"I difensori della patria sono venuti di nuovo a farci visita.  – scrivono – Non per portare cibo, o tende, o per un servizio giornalistico, ma per gridarci questo e minacciare le volontarie e i ragazzi ospiti del nostro presidio che in quel momento si trovavano all’ingresso del campo. Insulti razzisti, sessismo d’accatto ("puttana sei una puttana" ripetevano a una volontaria), riprese col telefonino delle auto e dei presenti in quel momento, intimidazioni e minacce".

Minacce che garantiscono non fermare l'impegno quotidiano: "Abbiamo centocinquanta ‘negri a cui dare fuoco', al campo, ma per scaldarli mentre le temperature vanno a picco. Abbiamo tre pasti da servire ogni giorno, tende e sacchi a pelo da procurare, malati e vittime di tortura da far visitare, pratiche di assistenza legale da mandare avanti, curriculum da scrivere per la ricerca di lavoro, attività sociali e sportive da mettere in piedi". E per rispondere all'episodio – sperando che le istituzioni individuino i responsabili – l'appuntamento è domenica a piazzale Maslax per una festa.

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