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Nuovo colpo ai narcos del Tufello: a capo dello spaccio la famiglia Primavera

Traffico di droga a Roma, dove gli agenti della Polizia di Stato coordinati dalla Procura hanno smantellato un sodalizio criminale operante a Montesacro, Tufello, Guidonia Montecelio e Terni. Otto persone sono state arrestate, 2 in carcere e 6 ai domiciliari mentre 4 hanno ricevuto una denuncia.
A cura di Alessia Rabbai
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Gli arresti
Gli arresti

Blitz all'alba nel quadrante Nord Est di Roma, dove gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Fidene Serpentara diretto da Fabio Germani hanno dato esecuzione ad otto ordinanze di custodia cautelare nell'ambito dell"operazione Mola‘. A finire nel mirino della Procura i membri di un sodalizio criminale che si occupava del traffico di sostanze stupefacenti, particolarmente operativo al Tufello e Montesacro nella Capitale, nel Comune di Guidonia Montecelio, nell'area metropolitana, e nella città di Terni. A finire in manette otto persone, due in carcere e sei agli arresti domiciliari, per reati inerenti a droga. A finire in prigione i fratelli Fabrizio e Daniele Primavera, già ai domiciliari, che gestivano il traffico di sostanze stupefacenti. Le misure sono scattate stamattina presto, martedì 23 giugno, al termine ad un'intensa attività di indagine condotta dagli agenti della Polizia di Stato e coordinata dal Pool Reati Gravi contro il Patrimonio, diretto dal procuratore aggiunto Lucia Lotti. Oltre agli arresti i poliziotti hanno denunciato quattro persone.

A capo dello spaccio i fratelli Primavera

Le indagini hanno preso spunto dall'operazione condotta due anni fa e hanno mirato a colpire la piazza di spaccio nella zona di Parco Kennedy al Tufello. In quel frangente gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato venti componenti della banda degli ‘Intoccabili', sequestrato cocaina e armi. Il blitz di oggi arriva a seguito di indagini durate otto mesi, grazie ad intercettazioni ambientali, telefoniche e videosorveglianze, che hanno permesso di individuare due distinti gruppi criminali dediti entrambi alla vendita di sostanze stupefacenti. I fratelli Primavera nonostante si trovassero ai domiciliari gestivano lo spaccio grazie a una rete di fedelissimi collaboratori. Fabrizio si occupava della gestione della cocaina sulla piazza di spaccio del Tufello, i poliziotti hanno arrestato Emiliano Locci, mentre trasportava la droga a bordo di uno scooter. Daniele invece, grazie al rifornimento garantito da Cornel Iordache, immetteva cocaina e hashish sul mercato della Capitale e a Terni, in Umbria. Ciò ha portato all’arresto di un cittadino albanese, Eduard Isufi e Simone Dattola, coinvolti nella compravendita della droga.

L'obiettivo era allargare gli affari allo spaccio di hashish

Come emerso in sede di indagine, obiettivo di Daniele Primavera, oltre a guadagnare con lo spaccio della cocaina, era quello di allargare il proprio mercato di hashish, rivolgendosi alla clientela di Montesacro. Mario Bombacigno era un suo ‘corriere', nascondendo la droga all'interno della propria auto ed è stato arrestato insieme a Giuseppe Guida, cliente abituale. Un secondo gruppo criminale formato da Massimiliano Raco, Salvatore Peluso e Giovanni Novelli gestiva lo spaccio di hashish che veniva venduto nel quartiere Montesacro: ciò emerso con l'arresto di Marco Lorusso, trovato in possesso della sostanza stupefacente.

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