Blitz al centro d’accoglienza Baobab: perquisizioni e fermo dei migranti senza documenti
Sono arrivati all'alba. Decine di agenti in assetto antisommossa, volanti e unità cinofile. Dopo aver chiuso l'accesso a via Cupa, una traversa di via Tiburtina, hanno passato al setaccio il centro d'accoglienza Baobab, dove da questa estate centinaia di rifugiati e richiedenti asilo hanno trovato una casa temporanea. Il centro, gestito quasi esclusivamente da un esercito di volontari, in questi mesi è stato al centro di una vera e propria gara di solidarietà, con il sostegno di centinaia di cittadini che ogni settimana portano cibo e beni di prima necessità.
Le forze dell'ordine, dopo aver perquisito la struttura, hanno proceduto con l'identificazione di tutti i migranti presenti, trasferendo all'ufficio immigrazione chiunque fosse trovato sprovvisto di documenti. I volontari del Baobab denunciano l'operazione di questa mattina, parlando di un utilizzo sproporzionato di mezzi e uomini e di come all'interno della struttura perquisita non sia stato trovato nulla degno di nota.
"Cercavano armi, droga e chissà cos'altro – spiega uno dei volontari – invece non hanno trovato nulla. Sembrava una vera e propria operazione antiterrorismo, ma a Baobab ci sono solo rifugiati e richiedenti asilo, molti dei quali ‘transitanti', ovvero di passaggio in Italia per andare verso altri paesi europei".
Salvini: "Espellere e chiudere il centro"
Sul caso Baobab è intervenuto anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini che su Twitter ha chiesto la linea dura: "Blitz Polizia al centro immigrati Baobab, zona Tiburtina, Roma: portati via in 40 senza documenti. ESPELLERE e chiudere centro che ospitava".