Antonio è morto a soli 11 anni giovedì mattina mentre si trovava in macchina nel traffico di via Cristoforo Colombo insieme alla madre Ioana e la zia. Il bimbo, che soffriva di crisi respiratorie da tempo, era diretto all'ospedale San Camillo per una visita dall'allergologo. Dopo un quarto d'ora nel traffico, all'altezza di via Wolf Ferrari, il bambino si è sentito male. Le due donne hanno accostato, hanno chiesto aiuto e un'ambulanza è arrivata, scortata nel traffico dai vigili urbani, dopo 6 minuti dalla chiamata. Inutili purtroppo i tentativi di rianimarlo. Sarà l'autopsia, disposta molto probabilmente per lunedì al policlinico di Tor Vergata, a spiegare perché Antonio è deceduto.
La solidarietà del quartiere
Una tragedia immensa che ha sconvolto tutti i residenti dell'Infernetto, che si sono stretti intorno a questa famiglia distrutta. Per aiutarli a sostenere le spese del funerale, è stata messa infatti una scatola al bar il Dolce Sorriso di via Torcegno, all’Infernetto. Un'iniziativa portata avanti da Vanessa, una dei tanti automobilisti che giovedì mattina ha assistito alla tragedia e ai numerosi tentativi di salvare la vita di Antonio sulla Cristoforo Colombo.
La raccolta fondi della scuola di Antonio
Antonio e la sua famiglia si erano trasferiti da Latina all'Infernetto da poco e il ragazzino frequentava la IV E alla Tullia Zevi di Casal Palocco. La macchina della solidarietà non si è fatta attendere neanche lì, grazie anche all'appello sui social lanciato ieri da Cristina, la mamma che anni fa raccontò lo stato d'abbandono subito dal figlio disabile nella scuola.
Un salvadanaio verrà posto all'ingresso di tutti i cinque plessi scolastici che compongono la Tullia Zevi (tre scuole elementari e due materne), non ci sarà la foto del bimbo ma solo una scritta ‘Per il piccolo Antonio' con tanti cuori intorno. "Raccoglieremo soldi nei prossimi giorni ma non vogliamo dargli una destinazione d'uso – ci spiega Amelia Sansone Presidente del consiglio d'Istituto e mamma di una compagna di classe di Antonio – sarà mamma Ioana a decidere cosa fare con la somma che doneremo". In ballo c'è anche la proposta, avanzata da alcune mamme e che verrà discussa in consiglio d'istituto martedì, di creare una borsa di studio intitolata a Antonio.
Un mare di affetto e vicinanza che sta avvolgendo mamma Ioana, che ha ringraziato di cuore tutte le persone che si stanno spendendo per lei e la sua famiglia "Tutte noi ci siamo strette intorno a questa mamma distrutta – spiega Amelia – e le abbiamo garantito che ci siamo per qualsiasi cosa abbia bisogno sia a livello emotivo che pratico". Ioana dal canto suo ha chiesto la presenza dei suoi piccoli compagni di classe il giorno dell'ultimo saluto ad Antonio. "Non sarà facile, hanno reagito malissimo. Quel banco vuoto da un giorno all'altro fa troppo male".