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Bimbo di 11 anni morto nel traffico su via Colombo: una radiografia poteva salvarlo, medici indagati

Poteva essere salvato il piccolo Antonio Bertoni, 11 anni, deceduto nel mese di aprile per un malore mentre si trovava in auto con la madre, bloccato nel traffico su via Cristoforo Colombo. La procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati tre medici, accusati di non aver prescritto una semplice radiografia che avrebbe permesso di diagnosticare la malattia che è stata poi fatale al ragazzino. Escluse responsabilità dei soccorritori.
A cura di Redazione Roma
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Poteva essere salvato con una semplice radiografia, ma i medici che lo hanno visitato ha pensato di prescriverla. È quanto emerge dall'indagine della procura di Roma sulla morte del piccolo Antonio Bertoni, 11 anni, deceduto per un malore mentre si trovava in auto con la madre, bloccato nel traffico su via Cristoforo Colombo, all'altezza di Casal Palocco.

Indagati per omicidio colposo tre medici: non avevano prescritto una radiografia

I primi risultati delle verifiche disposte dai pm, secondo quanto riportato oggi da Repubblica, hanno alcune indicazioni alle responsabilità per la morte del ragazzino. Gli inquirenti indagano per omicidio colposo e tre medici specialistici sono stati iscritti nel registro degli indagati.

La tragedia nell'auto bloccata per il traffico della Formula E

La tragedia è avvenuta lo scorso 11 aprile, all'altezza di via Wolf Ferrari. La mamma e la zia del bambino lo stavano portando al Bambin Gesù per l'ennesima visita di controllo, dopo che nella notte aveva accusato un malore. L'undicenne però non è mai arrivato in ospedale. Il piccolo è stato colpito da una crisi respiratoria, è sceso dalla macchina e si è accasciato sul marciapiedi.

Escluse responsabilità per i ritardi nei soccorsi

Mentre veniva cercato disperatamente un medico tra gli automobilisti fermi nel traffico, sul posto intervenuta una pattuglia della polizia locale che ha poi scortato un'automedica e un'ambulanza sul posto. Il bimbo è stato sottoposto a un lungo massaggio cardiaco con il defibrillatore, ma gli sforzi per salvarlo sono stati vani. All'epoca ci furono polemiche per i presunti ritardi nei soccorsi dovuti alle strade paralizzate per la Formula E.  In questo senso le indagini hanno escluso responsabilità.

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