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Berdini detta le condizioni sullo stadio: “O così o via da Tor di Valle”

Paolo Berdini, ascoltato in commissione regionale, ha dettato le condizioni di fattibilità dello Stadio della Roma a Tor di Valle.
A cura di Valerio Renzi
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Ascoltato ieri durante un'audizione in commissione regionale, l'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale Paolo  Berdini, ha dettato le condizioni per le quali lo Stadio della Roma a Tor di Valle potrà passare dalla carta alla posa della prima pietra. "O la Roma rinuncia a 220 milioni di progetto che non ci servono oppure pensi a una area diversa da Tor di Valle", ha scandito Berdini.

L'urbanista prestato alla politica ha poi chiarito come sia possibile "tornare in conformità del piano, che prevede 63 mila metri quadri. Dunque la Roma fa lo stadio con la zona commerciale a corredo: se il progetto è questo io posso firmare una cambiale adesso". In alternativa ‎"la Roma potrebbe avere una illuminazione e pensare che ci sono infinite altre zone di Roma che dallo stadio possono avere un ritorno di immagine, Tor di Valle è una zona deserta.

"Il vizio di pagare il debito pubblico con volumetrie potete stare certi che con questa amministrazione finirà per sempre", ha chiosato Berdini, che ha poi contestato lo studio dell'Università la Sapienza secondo il quale lo stadio sarà la molla della ripresa economica a Roma: "Li porterei alla Bufalotta che doveva far ripartire come una molla la città.‎ Ma se le cose stanno come dice La Sapienza – ha proseguito – come mai Roma ha 13 miliardi di deficit, se c'è sempre questo futuro straordinario?‎ Se lo Stato volesse porterebbe al fallimento la città, la città sta sprofondando nei debiti e questa urbanistica che sembra poter risolvere le questioni ci riporta nel baratro"

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