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Ballottaggio Roma, bufera su Virginia Raggi per due incarichi dalla Asl di Civitavecchia

Virginia Raggi, in qualità di legale, avrebbe avuto due consulenze dall’Asl di Civitavecchia, una nel 2012 e la seconda nel 2014, quando era già consigliera comunale e nonostante non fosse iscritta all’apposito registro da cui l’Asl avrebbe dovuto scegliere il legale a cui affidare l’incarico. Queste le rivelazione oggi de il Fatto Quotidiano che infiammano le ultime battute della campagna elettorale.
A cura di Valerio Renzi
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Ultime battute di campagna elettorale, e per la candidata del Movimento 5 Stelle a sindaco di Roma, Virginia Raggi, un'altra grana viene fuori dal suo curriculum di avvocato. Dopo essersi dovuta difendere per aver omesso quel praticantato nello studio Previti, dopo il lavoro per una società vicina all'ex ad di Ama Panzironi, ora spuntano fuori due incarichi avuti dalla Asl di Civitavecchia.

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Secondo quanto riportato da Marco Lillo su il Fatto Quotidiano Virginia Raggi, in qualità di legale, avrebbe ricevuto due incarichi, per un totale di 13.ooo euro, per recuperare un credito di 860.000 euro che l'Asl del comune del litorale romano vantava nei confronti di Giuseppe Crocchianti, nel frattempo deceduto. Il secondo incarico nel 2014 la Raggi, già consigliera comunale, non avrebbe potuto accettarlo, non facendo parte dell'albo degli avvocati nominabili per tale scopo.

La polemica politica: Pd contro la Raggi

Una circostanza quella riportata sul quotidiano di Travaglio che ha immediatamente scatenato la polemica politica, con diverse dichiarazioni al vetriolo di esponenti del Partito democratico. "Virginia Raggi, sarà lo stress della campagna elettorale, soffre di continue amnesie – ha commentato il senatore Stefano Esposito – Oggi scopriamo, dopo che anche in TV ci ha raccontato di vivere solo dello stipendio di consigliera comunale, che nel 2014 ha ricevuto dalla Asl di un Comune amministrato dai 5 stelle un incarico per recuperare soldi da uno che oggi è morto. Consulenza da 13 mila euro che lei si è sempre dimenticata di citare, anche da ultimo nel dibattito su Sky".

Sullo stesso tono Alessia Morani, vicecapogruppo del Pd alla Camera ni, vice capogruppo Pd alla Camera: "La telenovela delle amnesie di Virginia: consulenze dalla Asl nel Comune grillino di Civitavecchia. Non lavorava solo come consigliera? La trasparenza e la Raggi non vanno proprio d'accordo".

Nicola Zingaretti: "Verificheremo"

Sulla denuncia del Fatto è intervenuto anche il governatore della Regione Lazio, e commissario alla Sanità del Lazio, Nicola Zingaretti: "Io non ne sapevo nulla – ha spiegato – Un presidente della Regione, come è ovvio, non interviene nelle singole decisioni gestionali che spettano agli apparati amministrativi. Ma di sicuro è mio dovere verificare che queste scelte avvengano nel pieno rispetto dei criteri di legittimità e opportunità. Ho appena chiesto alla Asl di Civitavecchia di relazionare sulle ragioni che hanno portato ad affidare l'incarico in questione, il suo oggetto e l'importo e, cosa più importante, i risultati raggiunti dalla Asl grazie al lavoro che avrebbe dovuto essere svolto".

Sabella: "Avviso di garanzia a Raggi è atto dovuto"

"A questo punto l’avviso di garanzia alla Raggi è un atto dovuto. Per colpa o per dolo siamo davanti all’ipotesi di reato continuato di falso ideologico in atto pubblico. La Raggi, infatti, nel 2013 e nel 2014, ha fornito due false autocerficazioni dichiarando di non aver avuto incarichi della Pubblica Amministrazione con oneri a carico della finanza pubblica, qual è invece l'incarico conferitole dalla Asl di Civitavecchia". Così l'ex assessore alla legalità del Comune di Roma, Alfonso Sabella in un'intervista rilasciata all'Huffington Post.

La replica di Raggi

"Relativamente all'incarico di recupero credito dell'Asl di Civitavecchia, Virginia Raggi aveva regolarmente comunicato il detto incarico al Comune di Roma e all'Asl ed entrambi gli enti avevano pubblicato sul proprio sito la notizia di detto incarico". Questa la replica dell'avvocato Paolo Morricone, legale di Virginia Raggi. "Per quanto riguarda l'incarico di circa euro 8.000,00- spiega ancora – l'avvocato Raggi ha emesso fattura nel 2014 per euro 1.878,00 a titolo di acconto, fattura pagata solo nel 2015, ragione per cui, per il noto principio della dichiarazione per cassa per i liberi professionisti, la somma entra nella dichiarazione dei redditi del 2016".

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