Ballottaggio Raggi – Giachetti, oltre le Olimpiadi nulla o quasi
Da vecchia volpe della politica Roberto Giachetti ha deciso di incentrare la sua campagna verso il ballottaggio di domenica 19 giugno sul tema della candidatura di Roma per i Giochi Olimpici del 2024. Un tema che polarizza le posizioni tra chi è favorevole e chi è contrario, e che costringe l'avversario Virginia Raggi a discorsi complicati per argomentare il proprio "no", o il proprio "ni", lontani dai tempi e dall'efficacia delle comunicazione televisiva. Quasi un terzo del primo confronto tv diretto tra i candidati nello studio di Lucia Annunziata, è stato dedicato proprio alle Olimpiadi.
Un tema, le Olimpiadi, che consente al candidato dem di presentarsi nella rassicurante posizione dell'uomo del fare, dipingendo il Movimento 5 stelle come la forza solo del "no". Una maniera di discutere di una materia complessa, dei pro e dei contro, in una maniera che non aiuta gli elettori e i cittadini a comprendere, a farsi un'idea. Ma soprattutto la sovraesposizione del tema della candidatura olimpica, diventa il metro di giudizio di tutto, emarginando o facendo scomparire altre questioni.
Se già avevamo rilevato come il tema delle mafie e della criminalità organizzata, nonostante mafia capitale, fosse pressoché assente dal dibattito, non è il solo argomento quasi scomparso o ridotto a slogan. Pensiamo alla metro C, su cui i candidati hanno visioni molto diverse, l'assetto societario e il risanamento di Atac, il debito di Roma (argomento su cui Virginia Raggi ha una posizione forse ma rispetto al quale non si riesce mai ad entrare nel merito). Per non parlare della cultura e dello sviluppo economico della città, dell'assetto istituzionale di Roma Capitale (tra vari progetti di riforma in campo) e del futuro del patrimonio immobiliare pubblico. Però dei campi rom non si può evitare di parlare, ovviamente, altrimenti l'elettorato moderato e di destra non si acchiappa.