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Autostrada dei Parchi: dal 1 gennaio 2018 aumenta il pedaggio del 13%

Autostrada dei Parchi: dal 1 gennaio 2018 rincaro del 13% sul pedaggio. Pendolari e consumatori sul piede di guerra. La società concessionaria: “Responsabilità del Governo”. Il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Scelta paradossale, chiesto un incontro urgente al ministro Delrio”.
A cura di Valerio Renzi
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Dal 1 gennaio 2018 ci sarà un aumento medio dei pedaggi autostradali dal Sud al Nord della Penisola che mediamente si attesterà al 2,70%. Ben sopra questa cifra il rincaro atteso per i viaggiatori dell'Autostrada dei Parchi, dove il pedaggio aumenterà del 12,89%. Una decisione contestata dal governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che ha annunciato di aver chiesto in merito un incontro urgente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, parlando di scelta "a dir poco paradossale".

Zingaretti: "Chiesto incontro al ministro Delrio"

"Pur comprendendo ogni possibile variabile utile ad un riallineamento del pedaggio su tariffe più aggiornate, in questo caso – spiega Zingaretti – salta all'occhio come tale riallineamento ometta diversi fattori da valutare, fattori che nell'ambito dei servizi offerti al cittadino costituiscono elementi invece imprescindibili, a partire – per fare solo un esempio – da quello della ‘gradualità'". Il governatore in particolare sottolinea come l'Autostrada dei Parchi serva migliaia di cittadini, con milioni di passaggi ai caselli ogni anno, che sono diretti nella capitale non per turismo ma per lavoro, compresi tantissimi pendolari che lo fanno quotidianamente e sui cui il provvedimento rischia di pesare maggiormente.

Strada dei Parchi: "Aumenti? Colpa del Governo"

Dal canto suo la società concessionaria del servizio su A24 e A25, Strada dei Parchi, dà la colpa degli aumenti al Governo in una luna nota resa pubblica negli scorsi giorni:  "È bene sottolineare che la situazione attuale, che vede fare i conti con aumenti tariffari consistenti è frutto della mancata approvazione da ben oltre 5 anni del Piano economico e finanziario della società da parte del ministero dei Trasporti, da quando, cioè, è entrata in vigore la legge 228/2012. Tale norma avrebbe consentito non solo di adeguare l’infrastruttura autostradale ai nuovi standard di sicurezza antisismici, ma anche di rinegoziare, 5 anni fa, termini e condizioni del contratto di concessione, al fine di conseguire aumenti tariffari sostenibili per l’utenza".

"Il ministero non ha considerato quanto proposto da Strada dei Parchi, e nel novembre 2016 ha imposto la propria soluzione, che prevede l’adeguamento in sede delle strutture, senza tuttavia esprimersi sull’impatto che detta soluzione avrà sugli incrementi tariffari programmati", conclude il comunicato.

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