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Atalanta-Lazio, il comandante dei vigili di Roma: “Nessuno resti impunito”

“Nessun evento sportivo o di qualsiasi altra natura che accomuna passioni o interessi collettivi deve diventare un’occasione per minare l’ordine pubblico e mettere a repentaglio la vita dei cittadini e di coloro che ogni giorno lavorano per garantire sicurezza e legalità”, ha commentato il comandante della Polizia Locale di Roma, Antonio Di Maggio, in merito agli scontri di ieri prima della partita tra Lazio e Atalanta.
A cura di Enrico Tata
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 Il comandante della Polizia Locale di Roma, Antonio Di Maggio, ha duramente condannato gli scontri che si sono verificati ieri tra ultras della Lazio e forze dell'ordine prima dell'inizio della finale di Coppa Italia in programma allo Stadio Olimpico. "Nessun evento sportivo o di qualsiasi altra natura che accomuna passioni o interessi collettivi deve diventare un'occasione per minare l'ordine pubblico e mettere a repentaglio la vita dei cittadini e di coloro che ogni giorno lavorano per garantire sicurezza e legalità", ha dichiarato il comandante, che poi ha aggiunto: "Condanno fermamente ogni forma di violenza ed esprimo tutta la mia solidarietà colleghi della Polizia Locale di Roma Capitale aggrediti da un gruppo di delinquenti che non possono essere definiti tifosi". Secondo Di Maggio "non è più possibile ammettere episodi del genere, che potevano avere conseguenze ben più gravi. Nessuno deve restare impunito per queste sconsiderate azioni, che hanno portato al ferimento di due appartenenti al Corpo e al danneggiamento di alcuni veicoli dell'Amministrazione". Ieri sera due vigili urbani sono rimasti feriti e un'automobile della polizia locale è stata completamente incendiata.

Questa mattina la sindaca Virginia Raggi ha proposto una delibera per chiedere alle società di calcio di contribuire all'ordine pubblico al di fuori dello stadio. "Spesso le occasioni del calcio sono sfruttate da delinquenti per creare disordini in città. Proprio per questo è ormai pronta una delibera sulla quale stiamo lavorando da tempo per chiedere alle grandi società di calcio di contribuire con una parte dei loro guadagni al mantenimento dell'ordine pubblico e della sicurezza durante questi eventi. Credo sia giusto che chi dal calcio riesce ad avere grandi guadagni contribuisca alle spese che generalmente devono sostenere solo le città", ha detto la sindaca. Dello stesso avviso il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ieri aveva detto che impiegare 3mila agenti per il servizio d'ordine alla finale di Coppa Italia "è inaccettabile. Dal prossimo anno il servizio d'ordine negli stadio sarà gestito dalle società di calcio".

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