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Atac, per ora i bus non si fermano: il Comune stanzia 77 milioni

In attesa della pronuncia dei giudici sul pignoramento di Atac, previsto per il 25 novembre, l’amministrazione capitolina sta provando a spostare su di sé il pagamento dei soldi dovuti dall’azienda del trasporto pubblico alla Tpl.
A cura di Enrico Tata
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Il futuro di Atac e del trasporto pubblico di Roma è tutto in una data, il prossimo 25 novembre. Solo allora si saprà se i giudici confermeranno o meno il sequestro dei 77 milioni bloccati all’azienda per pignoramento. Intanto il Comune di Roma ieri ha stanziato proprio 77 milioni come “garanzia del debito”. In questo modo il Campidoglio sta provando a spostare su di sé il pagamento. E questo, secondo l’amministrazione, è l’unico modo per sbloccare i conti di Atac, anche se il giorno dell’udienza ci dovesse essere una conferma del pignoramento. È l’unico modo per evitare, come dichiarato ieri dallo stesso sindaco Ignazio Marino, “il rischio concreto che si blocchino i bus di Roma”.

Atac, il piano del Comune

"Sono 77 milioni stanziati con una forma di concessione di credito che ci consente il testo unico enti locali, per assicurare entro l’anno la soluzione di un caso come questo anticipando delle risorse a una società di nostra proprietà come Atac", è il commento dell'assessore al bilancio Silvia Scozzese. Fino al 25 novembre le corse degli autobus sono assicurate, perché è stato raggiunto un accordo con il fornitore di carburante dei mezzi pubblici gestiti da Atac. Ma dopo quella data, non c’è nessuna certezza. Prima di tutto perché non è detto che il tribunale accetti le garanzie del Comune di Roma e che sblocchi quindi i conti dell’azienda.

Un duro attacco a Roma Tpl, la società che ha chiesto il lodo arbitrale alla base dei guai di Atac, è arrivato dall’assessore ai Trasporti Guido Improta: "Questa società ha fatto un'azione politica più che contabile, con l'intento di mettere in difficoltà il Comune. Si è alzato il livello dello scontro, forse si è scelto di far prevalere interessi privati rispetto a quelli pubblici. Il debito è stato impropriamente attribuito ad Atac, perché si sarebbe dovuto agire nei confronti del Comune".

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