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Atac dichiara guerra ai “portoghesi”, più controlli contro gli evasori del ticket

Tolleranza zero contro chi non paga il biglietto. Per risanare i conti in rosso dell’Atac si comincia con la lotta ai portoghesi. L’amministratore delegato dell’azienda dei trasporti, Danilo Broggi, presenta il nuovo piano: informazione e più controlli.
A cura di Valerio Renzi
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Giro di vite contro gli evasori del biglietto del bus a Roma. Pronto  il nuovo piano Atac all'insegna della "tolleranza zero" nei confronti di chi prende i mezzi pubblici della Capitale senza ticket o abbonamento. Si comincerà con una "campagna informativa" e "presidi soft", così che nessuno potrà dire di non essere stato avvertito o di non conoscere le regole. "Sta per partire la sperimentazione pilota di controllo dei biglietti all'entrata degli autobus – ha spiegato l'Ad di Atac Danilo Broggi durante la commissione trasporti in comune – Stiamo studiando su quali linee ma di sicuro si inizierà dai mezzi in partenza da piazzale dei Cinquecento davanti alla stazione Termini".

"Partiremo con un modello soft di presidio – spiega sempre Broggi- in alcuni capolinea ci sarà uno dei nostri operatori a svolgere un ruolo da tutor. Chiederà il biglietto o l'abbonamento ai viaggiatori e in caso queste fossero sprovviste del ticket, suggerirà dove farlo". Non sarà così facile infischiarsene della raccomandazione ricevuta: "Ci saranno dei controllori anche alle fermate successive per evitare che qualche furbetto decida di salire dopo evitando così le prime verifiche in termini di maggiori biglietti venduti e faremo le valutazioni se modificare il progetto o renderlo costante nel tempo".

Il tasso di evasione al momento è stimato tra il 35 e il 40%, e questo non è un bene soprattutto per un'azienda con i conti perennemente in rosso e lo spettro del pignoramento per 77 milioni di debiti. Così si potrebbe arrivare ad avere un controllore per ogni vettura, come accade in alte città europee. Da dicembre dovrebbero intanto arrivare più personale in strada per far rispettare le regole: lo scorso settembre azienda e sindacati hanno firmato un patto che prevede lo spostamento di 150 impiegati dagli uffici per andare a implementare il piano anti evasione nella veste di controllori.

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