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Assalto con mazze a Centocelle, barbiere aggredito: “Avevano già provato a dare fuoco al negozio”

Qualche giorno dopo il secondo rogo che ha distrutto La Pecora Elettrica, ignoti hanno tentato di dare fuoco anche al barbiere Mimmo di via dei Castani 46, ieri sera oggetto del raid di un gruppo di persone armate di mazze. “Ero dentro al locale, ho sentito un forte odore di benzina. Ho battuto sulla serranda e sono scappati”.
A cura di Natascia Grbic
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"Erano circa le due di notte, ero solo dentro il mio locale. A un certo punto ho sentito qualcuno armeggiare fuori la porta e ho avvertito un forte odore di benzina. Qualcuno stava cercando di appiccare il fuoco al negozio. Ho battuto forte sulla serranda per avvertire della mia presenza e chiunque fosse fuori è scappato". A parlare a Fanpage.it è il barbiere Mimmo di via dei Castani 46. Anche il suo negozio, come la pizzeria a fianco, è stato assaltato e distrutto dal gruppo di persone travisate e armate di mazze che ieri sera hanno seminato il panico a Centocelle e mandato all'ospedale due ventenni. Il tentativo di incendio del suo locale è avvenuto qualche giorno dopo il secondo rogo della Pecora Elettrica in via delle Palme. Non è noto se il mancato rogo e l'aggressione siano collegate, al momento le indagini dei carabinieri sono ancora in corso.

Il raid a Centocelle, due ventenni in ospedale

L'assalto al barbiere e alla pizzeria è avvenuto ieri sera intorno alle 19. Sull'aggressione indagano i carabinieri: al momento l'identità dei ragazzi che hanno compiuto il raid non è nota, né è conosciuto il movente. Il gruppo, composto da circa cinque persone, ha operato alla luce del sole, coperto dalle sole mascherine chirurgiche. È sceso da un furgone blu e si è gettato sui clienti della pizzeria e del barbiere, seminando il panico in strada. "Le persone si sono rifugiate nel mio locale, che è stato completamente distrutto – continua il barbiere – Forse cercavano qualcuno tra i clienti, non so perché ci abbiano aggredito". Il bilancio è di due ventenni feriti gravemente, le cui condizioni però non destano preoccupazione. Uno è il figlio del titolare della pizzeria colpita dal raid, pestato dal gruppo armato di mazze e bastoni.

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