Fabio Gaudenzi armato in video prima dell’arresto: “Dirò chi ha ucciso Diabolik alla polizia”
Si sarebbe consegnato alle forze dell'ordine Fabio Gaudenzi, l'ex braccio destro di Massimo Carminati: in un video pubblicato su YouTube, si è dichiarato prigioniero politico e ha annunciato che si sarebbe di lì a poco consegnato alla Questura di Roma. Come appreso da Fanpage.it, Gaudenzi è stato arrestato dalla polizia (non sappiamo se sia vero che si sia consegnato da solo) e in casa gli sono state trovate diverse armi, tra cui una mitraglietta. "Conosco il nome del mandante dell'omicidio di Diabolik", ha dichiarato, il volto coperto da un passamontagna e una pistola in mano. "E ne parlerò solo col dottor Gratteri". Non è escluso che Gaudenzi si sia consegnato (se fosse veramente andata così) proprio per evitare ritorsioni da parte della malavita romana, e soprattutto da coloro che hanno veramente ucciso Diabolik. "Buongiorno a tutti, ho pochi minuti perché stanno arrivando, mi stanno per arrestare – dice Gaudenzi nel video pubblicato su YouTube – Vorrei fare delle dichiarazioni, mi consegnerò come prigioniero politico". L'uomo, un passato da ultras della Roma come leader del gruppo Opposta Fazione e condannato nel processo Mafia Capitale dove emerge come uno degli uomini più vicini a Carminati, rivendica di far parte di "un gruppo elitario di fascisti", a cui apparterrebbero anche il leader degli Irriducibili Fabrizio Piscitelli e lo stesso Massimo Carminati, oltre ad altri pregiudicati di fede neofascista.
Il video di Fabio Gaudenzi: "Farò il nome di chi ha ucciso Diablo"
"Mi chiamo Fabio Gaudenzi, sono nato a Roma il 3-3-1972. Appartengo dal 1992 a un gruppo elitario di estrema destra denominato ‘I fascisti di Roma Nord', con a capo Massimo Carminati. E ora vi do la lista: Fabio Gaudenzi, Fabrizio Piscitelli, Luca Caroccia, Fabrizio Caroccia, Elio Di Scala, Maurizio Boccacci, Brugia Riccardo e Massimo Carminati. Mi consegno consapevole di subire dei processi, ma vorrei essere processato e se giusto condannato per banda armata, come dovrebbe essere per Massimo Carminati e Riccardo Brugia. Noi non siamo mafiosi, ma siamo fascisti, lo siamo sempre stati e lo saremo sempre. A Massimo Carminati la mafia fa schifo, la droga fa schifo e anche a me fa schifo tutto questo, ma ne parleremo presto. Mi sto consegnando al Questore di Roma e parlerò del mandante dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli e di tanto tanto altro, ma solo con il dottor Gratteri. Perché questa è la mafia vera, e non quella del 2014. Grazie e a presto".
Esiste un'altra versione del video di Fabio Gaudenzi
Fabio Gaudenzi non era solo quando ha girato il video. Qualcuno lo ha ripreso e gli ha anche fatto segno quando andare, dicendogli "Vai" al momento in cui è cominciata la registrazione. Ma questo di cui vi abbiamo appena parlato non è il primo video pubblicato da Fabio Gaudenzi. Ce n'è un altro, che non è stato messo sui canali social, che ha iniziato a girare nelle ultime ore e che Fanpage.it ha visionato e in cui a essere minacciati sono alcuni personaggi che in passato hanno testimoniato contro Carminati, e gli assassini di Diabolik. Non possiamo ovviamente sapere se il video sia autentico o meno. Potrebbe però essere un messaggio rivolto al mondo della mala di Roma dove gli equilibri stanno cambiando. Cambiamenti di cui l'omicidio di Piscitelli sarebbe il sintomo più evidente.
Il testo del secondo video di Fabio Gaudenzi
Anteprima. Buongiorno a tutti, oggi primo settembre 2019 è un giorno davvero speciale, prima di tutto perché tra pochi minuti inizierà il derby e per uno come me non ha più nessun valore. Oggi per la prima volta allo stadio non ci sarà Fabrizio Piscitelli e per chi sa è un segnale importante, perché prima di essere un trafficante di droga, un grande ultras e un vero amico, Diabolik era prima di tutto un camerata, l'ultimo, insieme a me, del gruppo storico dei fascisti di Roma Nord. Tra poche ore finirà tutto, mi sto consegnando alla Polizia di Stato, io, Fabio Gaudenzi, dopo 30 anni ho deciso di arrendermi, visto che sono rimasto solo. Tutti i miei amici sono morti o in galera: è per questo che ho deciso di fare tutto questo. Veniamo a voi, infami, ho iniziato 30 anni fa la mia carriera politica ‘criminale', come dicono, con la morte eccellente di un amico e per un segno del destino si chiude oggi, con un'altra morte eccellente di un altro amico. Faremo di tutto per vendicarti, Fabrizio, sto consegnando al diavolo una lista di nomi di donne, di uomini, di giovani, di vecchi, che in questi 30 anni hanno pensato bene di comportarsi da merde nei nostri confronti, partendo da quell'infame di vecchia che sta sull'Ardeatina, o come Claudio Oggiaro, o come Filippo Maria Marchi, e tanti altri, tra cui il maresciallo della caserma de Le Rughe, Bartolomeo Laudando, un viscido, verme schifoso, che non merita neanche di portare la divisa. Avete tutti tre mesi di tempo per lasciare la nostra città, dopodiché il diavolo vi verrà a cercare, e se sarete a Roma, non morirete solo voi, ma anche i vostri cari. Ricordatevi tutti, che lo zoppo non dimentica, a presto.
Articolo a cura di
Natascia Grbic
Valerio Renzi