Appalti truccati nella sanità: in manette dirigenti Asl e imprenditori
Nove arresti questa mattina nella capitale. I carabinieri dei Nas hanno eseguito i provvedimenti restrittivi, due agli arresti in carcere e sei ai domiciliari, disposti dal gip del tribunale di Roma al termine di un'inchiesta su presunti appalti truccati nella sanità. In carcere due dirigenti di un'Asl della capitale e il titolare di un laboratorio di analisi cliniche, ai domiciliari altri imprenditori e dirigenti dell'azienda sanitaria pubblica.
Il dispositivo dell'inchiesta che ha portato agli arresti parla di "gravi condotte corruttive e di turbativa di gara pubblica per l’assegnazione di opere manutentive di strutture sanitarie della Capitale". Nella stessa inchiesta risultano indagate altre dieci persone: dirigenti e pubblici ufficiali, imprenditori privati e altri soggetti ritenuti coinvolti in una ramificata rete di reciproche facilitazioni affaristiche finalizzate alla realizzazione di profitti e vantaggi personali, perpetrate mediante traffici di influenze e la redazione di false attestazioni.
Il dirigente diceva: "Io sono il re"
Stando a quanto si apprende quattro milioni di euro sono stati sequestrati per il presunto profitto illecito di una società di analisi cliniche, mentre 330mila euro sono stati sequestrati a un dirigente Asl. Lo stesso che in un'intercettazione agli atti dell'inchiesta affermava: "Io faccio affari. Io sono il re". In un altra intercettazione, uno degli indagati, parlava al telefono di mazzette utilizzando l'epressione"globuli bianchi";: "Ho 5.000 globuli bianchi da consegnare".