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Api a Roma, il progetto della sindaca Raggi per monitorare il livello di smog in città

Il Campidoglio ha presentato un nuovo progetto per tenere sotto controllo il livello dello smog: una rete di alveari posizionati in punti strategici dove controllare la qualità del miele e lo stato di salute degli insetti. Non è la prima volta che il Comune a 5 Stelle si rivolge agli animali per la cura della città.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di Franco Menenti
Foto di Franco Menenti

Api a Roma per tenere sotto controllo il livello di smog in città. È la nuova iniziativa pensata dal Campidoglio: una rete di alveari posizionati in punti strategici della Capitale per monitorare la qualità dell'aria. Il nuovo progetto chiamato ‘Apincittà' è stato illustrato martedì mattina da Edgar Meyer in rappresentanza dell'assessorato all'Ambiente presso la sede dei carabinieri forestali di Roma insieme alla Federazione Apicoltori Italiani. Questo il piano: coordinare un sistema di piccoli allevamenti di api già esistenti sul territorio tra cui quello della Fai a Palazzo della Valle, con l'aggiunta di 3 arnie posizionate nella sede dei carabinieri forestali. Analizzando la qualità del miele, del polline e la salute degli insetti sarà possibile misurare la presenza di metalli pesanti nell'aria e valutare lo sviluppo della vegetazione in città.

Foto di Franco Menenti
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Api in città: ecco dove

Tra le realtà apistiche individuate e disponibili a entrare in rete: Largo Argentina, Apiario sperimentale Fai di via Veneto, il comando Carabinieri Cufa di Villa Borghese, il Bioparco di Roma, la residenza dell'ambasciatore britannico in via di Vigna Murata, la cooperativa sociale agricola Garibaldi a Garbatella, gli Orti Urbani di Roma Capitale in via Anagnina, l'apiario di via Casilina, il comitato Mura Latine in via Nomentana e l'Aps Fiore del Deserto.

Pecore tosaerba

Prima delle api erano state le pecore ad essere tirate in causa come tosaerba in alcuni grandi aree verdi di periferia. La sindaca della Capitale, Virginia Raggi, ha firmato infatti un protocollo per ‘tutelare la biodiversità' nella città, affidando la cura della città agli ovini destinate ad alcuni parchi della periferia romana. "Non porteremo le pecore al centro di Roma ma restituiremo loro le area che gli erano state sottratte: la campagna romana", promette comunque la prima cittadina. Il protocollo è stato siglato dal Campidoglio e da Coldiretti. La pulizia di queste aree potrà avvenire "sia attraverso mezzi meccanici", spiega la sindaca Raggi, "sia attraverso l'ecopascolo. Questo protocollo di intesa vuole valorizzare la funzione agricola di questa città che ha 40 milioni di metri quadri di verde e circa il 40% ha vocazione agricola".

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