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Annullato l’ok alla canna fumaria del nuovo McDonald’s al Pantheon

Guai per il nuovo McDonald’s al Pantheon. Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma archeologia, belle arti e paesaggio, ha annullato, si legge nella nota ufficiale del Ministero per i Beni e le attività culturali, “il parere del precedente soprintendente che aveva autorizzato la sostituzione di una canna fumaria sul tetto di uno stabile di Roma, in piazza della Rotonda, angolo Salita De’ Crescenzi, di fronte al Pantheon.
A cura di Enrico Tata
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In piazza della Rotonda, praticamente di fronte al Pantheon, aprirà un nuovo ristorante McDonald's. I lavori sono già cominciati e sono già stati autorizzati, ma oggi la soprintendenza, dopo la denuncia di un cittadino, ha annullato l'autorizzazione per la sostituzione di una canna fumaria sul tetto del palazzo. Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma archeologia, belle arti e paesaggio, ha annullato, si legge nella nota ufficiale del Ministero per i Beni e le attività culturali, "il parere del precedente soprintendente che aveva autorizzato la sostituzione di una canna fumaria sul tetto di uno stabile di Roma, in piazza della Rotonda, angolo Salita De' Crescenzi, di fronte al Pantheon. Nel documento, che fa seguito a un atto di indirizzo della Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio diretta da Federica Galloni, la soprintendente Porro chiede alla proprietà dello stabile di far pervenire, entro 30 giorni, la documentazione attestante la liceità della canna fumaria".

La vicenda della canna fumaria del McDonald's del Pantheon fa seguito alla polemica scaturita dall'intenzione della nota catena americana di fast food di aprire un ristorante vicino alle Terme di Caracalla al posto di un vivaio. La sindaca Virginia Raggi ha promesso di evitare l'apertura del fastfood nei pressi del monumento.

Codacons: "Paghino i funzionari che avevano dato l'ok"

Per quanto riguarda la canna fumaria al Pantheon il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha chiesto multe e sanzioni per i funzionari che in precedenza avevano autorizzato i lavori: per l'associazione che tutela i diritti dei consumatori, la decisione della soprintendente "tutela il decoro della città e salva il centro storico da deturpazione e sfregi messi in atto dalle potenti multinazionali straniere. Ora però chiediamo sanzioni verso i funzionari che in prima battuta avevano autorizzato la canna fumaria in questione senza accorgersi del danno prodotto ad una delle aree più belle e importanti di Roma. Serve inoltre una mappatura di canne fumarie, antenne e altre installazioni ubicate sui tetti dei palazzi a ridosso dei principali monumenti e siti di interesse storico e architettonico, e provvedimenti di rimozione analoghi a quello odierno, nel caso in cui realizzino un danno sul fronte paesaggistico".

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