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Virginia Raggi: “Stop al McDonald’s alle Terme di Caracalla”

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha chiesto al primo municipio di non autorizzare il progetto di McDonald’s relativo all’apertura di un fast food vicino alle Terme di Caracalla. D’accordo il vicesindaco Bergamo: “Trasecolo leggendo che un fast food si aprirà entro l’anno all’interno di un vivaio storico, in un ambito di straordinario pregio storico-archeologico e paesaggistico. L’iniziativa va scoraggiata”.
A cura di Enrico Tata
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McDonald's potrebbe aprire un fast food vicino alle Terme di Caracalla
McDonald's potrebbe aprire un fast food vicino alle Terme di Caracalla

Un McDonald's potrebbe aprire presto vicino alle Terme di Caracalla, nel cuore di Roma e vicino ad alcuni dei resti archeologici più belli della Capitale. Ma la sindaca Virginia Raggi si sarebbe già mossa per bloccare l'apertura del nuovo fast food. Infatti, stando a quanto si apprende, la prima cittadina avrebbe fatto predisporre una comunicazione per il Municipio I in cui viene richiesta la sospensione del progetto e la non autorizzazione dello stesso. D'accordo allo stop anche il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo: "Trasecolo leggendo che un fast food si aprirà entro l'anno all'interno di un vivaio storico, in un ambito di straordinario pregio storico-archeologico e paesaggistico, incluso nell'area riconosciuta dall'Unesco patrimonio dell'umanità proprio per il suo pregio. L'iniziativa va scoraggiata".

Secondo quanto riportano i deputati del Partito democratico Luciano Nobili e Michele Anzaldi in un'interrogazione parlamentare al ministro dei Beni Culturali, McDonald's avrebbe in programma due nuove aperture nel centro di Roma e in particolare una nei pressi delle Terme di Caracalla. In particolare la multinazionale starebbe comprando un'area sopra le terme per realizzare un ristorante e un McDrive con ampio parcheggio. "Si tratterebbe di un’area di oltre 10 mila mq in questo sito di straordinaria bellezza e che è sito Unesco. Il progetto è ora al vaglio del competente municipio, ma oggettivamente trattandosi di una materia così delicata e impattante è evidente che occorrono tutte le dovute attenzioni del caso per scongiurare uno scempio a discapito della bellezza di Roma”, scrivono i due deputati.

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