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Alunna di 15 anni in coma etilico al Liceo Russell. Forse una “scommessa” con i compagni di classe

Proseguono le indagini per capire come sia stato possibile che una studentessa di 15 anni sia finita in coma etilico al liceo Russell di Roma, dopo aver bevuto troppa vodka all’interno dell’istituto durante la settima di didattica alternativa.
A cura di Valerio Renzi
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Studenti all'ingresso del liceo Russell di Roma
Studenti all'ingresso del liceo Russell di Roma

Un'alunna di 15 anni del Liceo Bertrand Russell di Roma è finita in coma etilico durante la settimana di didattica alternativa promossa dagli studenti. Forse si sarebbe trattato di una "scommessa" con alcuni compagni di classe – come ipotizzato di alcuni genitori – alla fine della quale la ragazzina è stata trasportata all'ospedale San Giovanni in codice rosso per aver bevuto troppa di quella vodka fatta entrare di nascosto all'interno del liceo classico del quartiere Appio – Tuscolano. In un'intervista al quotidiano il Messaggero le mamma della giovane racconta le sue ore di angoscia: "Sta meglio, per fortuna, ma non ci riusciamo a parlare. Siamo sconvolte".

La dirigente scolastica alla notizia di quanto accaduto ha interrotto la settimana di didattica alternativa, ripristinando il normale corso delle lezioni. Sconcerto tra alunni e genitori questa mattina all'ingresso della scuola superiore al civico 208 di via Tuscolana. In molti si chiedono come sia stato possibile e se ci siano delle responsabilità nella condotta della scuola o di altri alunni.

"La dirigente ha fatto bene ad interrompere le attività previste, visto quello che è accaduto. La didattica alternativa è un momento condiviso tra docenti e alunni ma pensare di poter controllare ogni singola azione degli studenti e' impossibile". Così Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi. Per Mario Rusconi, presidente dell'Anp Lazio "se la ragazza ha bevuto a scuola qualcuno dovrà risponderne davanti all'autorità giudiziaria. Gli insegnanti devono vigilare. Siamo favorevoli alla didattica alternativa, al contrario delle occupazioni, però ha necessità di essere gestita in modo preciso e trasparente".

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