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Allarme terrorismo, misure speciali per il Ghetto: pedonalizzazione e più controlli

Oggi in Prefettura sarà ratificata una decisione già attuata da alcuni giorni: il Portico d’Ottavia sarà pedonalizzato per ragioni di sicurezza. Crescono le misure di sicurezza attorno al cuore della Comunità ebraica romana dopo gli attentati di Parigi.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo i fatti di Parigi cresce l'allarme terrorismo nella Capitale, osservato speciale il quartiere del Ghetto oggetto di nuove misure di sicurezza che saranno discusse oggi in Prefettura. Da ieri via del Portico d'Ottavia, cuore della vita politica e culturale della comunità ebraica romana situata alle spalle del Tempio, è di fatto pedonalizzata come voluto dal Questore di Roma Niccolò D'Angelo. Una scelta dettata da "motivi di ordine e sicurezza pubblica, a seguito degli atti terroristici avvenuti nei giorni scorsi a Parigi e alle numerose minacce apparse nei siti internet anche contro appartenenti alla religione ebraica, si richiede, con effetto immediato che, nell'area del Tempio Maggiore, in via del Tempio e in via Catalana, venga istituito il divieto di sosta con rimozione per tutti i tipi di veicoli, nonché il divieto di transito per i veicoli con esclusione dei residenti e di chi svolge attività lavorative". Con un atto amministrativo il D'Angelo ha messo di fatto la parola fine alla discussione che andava avanti da mesi tra la Comunità ebraica e il Campidoglio sul progetto di rendere completamente pedonalizzata il Portico d'Ottavia.

La decisione sarà ratificata oggi da un vertice in Prefettura che avrà all'ordine del giorno proprio la prevenzione delle minacce, vere e presunte, rivolte verso la Capitale e le contromisure di sicurezza da adottare. Sulla vicenda è intervenuto anche il numero uno della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici. " Ne parlammo con il sindaco Marino a ottobre, durante l'ultimo viaggio della memoria e nei giorni successivi vi fu anche una riunione con Maurizio Pucci che allora era vice capo di gabinetto del Campidoglio – racconta Pacifici al quotidiano la Repubblica – Poi l'idea della chiusura completa lungo le 24 ore si è arenata, ma è evidente che i fatti di queste ore non fanno che rafforzare questa necessità di pedonalizzare che non è più soltanto per la godibilità degli spazi ma anche per la sicurezza. L'idea aggiunge il presidente è di allungare l'area pedonalizzata sino a largo XVI ottobre 1943″.

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