Un palloncino giallo con uno smile ed un bel sorriso stampato in faccia. Per Alessio, un bimbo tetraplegico di sette anni, il materasso giallo usato per cambiargli il pannolino è solo un brutto ricordo. Il 19 settembre Alessio è tornato a scuola, accolto a braccia aperte da insegnanti e compagni di classe. Ma facciamo un piccolo passo indietro.
A novembre 2015 la foto della sua aula di sostegno, o meglio di uno sgabuzzino due metri per due, aveva fatto il giro del web. Lo scatto era stato postato dalla mamma Cristina. “Arrivo a scuola di mio figlio senza preavviso e trovo davanti ai miei occhi questo lager: aula di sostegno scuola
elementare Casalpalocco”, scriveva allegando la foto dove mostrava le condizioni riservate al figlio, iscritto alla scuola elementare Pirgotele Casalpalocco.
Il post divenne subito virale, scatenando sdegno, indignazione ma anche tanta solidarietà. Il gruppo Facebook "Tutti con Alessio", che oggi conta oltre 7mila membri, ha accompagnato passo passo la battaglia per permettere a questo bambino di andare a scuola come tutti.
Mamma Cristina non si è mai arresa. E dopo mesi, finalmente, la campanella è suonata anche per il piccolo Alessio. Nella stessa scuola, ma con la garanzia di condizioni degne. Alessio ha finalmente tutto quello di cui ha bisogno, ovvero l’insegnante di sostegno, l’assistente educativa Aec e un’educatrice esterna messa a disposizione dall’Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) di Ostia, una stanza con ampie finestre e vista giardino, luminosa e confortevole. "Mi sono emozionata tantissimo – ci racconta Cristina – Alessio è stato accolto da tutti nel migliore dei modi. Ma sono stati i bambini a farmi piangere, hanno creato un cartellone per dargli il benvenuto".
Mamma Cristina ha vinto, ha vinto la mobilitazione di tanti cittadini, ma soprattutto ha vinto il piccolo Alessio e il suo diritto di andare a scuola come tutti.