Alemanno su Mafia Capitale: “Ho sottovalutato il contesto, ma dallo Stato nessun segnale”
L'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto sull'inchiesta Mafia Capitale alla trasmissione tv "In Onda" su La7: "Da un punto di vista politico ho certamente sottovalutato il contesto. Ma tutta la situazione a Roma era stata sottovalutata", ha detto Alemanno, spiegando di essere stato prima tranquillizzato dalle istituzioni e poi quasi preso in giro quando, all'epoca delle prime gambizzazioni nel 2010, chiese a prefettura e questura se stesse accadendo qualcosa nella Capitale e se ci fosse criminalità organizzata a Roma. "Quando parliamo di criminalità organizzata i sindaci c’entrano fino a un certo punto, sono le forze dello stato che devono combatterla – è il secondo passaggio interessante dell'ex primo cittadino -. E le forze dello stato non hanno dato il minimo segnale fino all’uscita dell’inchiesta di Lirio Abbate su L’Espresso".
Su Carminati: "Nessuno sapeva che aveva un piede in Campidoglio"
Anche sul ruolo di Massimo Carminati, insieme a Salvatore Buzzi considerato a capo dell'organizzazione che aveva in pugno Roma, Alemanno ha mantenuto la sua linea: "Sappiamo tutti chi era ma nessuno sapeva che aveva un piede dentro il Campidoglio", addossando anche qui ad altri le colpe per il mancato controllo: "Gli inquirenti, chi doveva vigilare sulla criminalità organizzata o sull’ordine pubblico può essere che non se ne sia accorto?". Discorso diverso per Buzzi: quando Alemanno si è insediato "era già un interlocutore potentissimo. Lavorava con tutti, anche con il ministero degli Interni".
Infine, l'ex sindaco ha attaccato l'attuale primo cittadino, Ignazio Marino, già querelato per una frase in merito a Mafia Capitale – nella cui inchiesta Alemanno è indagato. Alemanno è tornato sulla presunta telefonata nella quale lui avrebbe suggerito alcuni nomi per posizioni di vertice nell'amministrazione, affermanod: "Non è mai esistita. Un sindaco che per farsi bello si inventa una telefonata del genere mi fa rabbrividire". Duro il giudizio anche su Marino come sindaco: "Vive in un suo mondo a parte, anche quando si trova in Campidoglio, e ha difficoltà di interscambio con il mondo". E infine, ha accusato il sindaco di essere uno "scaricabarile".