A metà strada tra i quartieri di Centocelle e Torpignattara, dove la periferia romana sembra perdersi tra strade e palazzoni, c'è il Casale Garabaldi. Uno spazio sociale in mezzo a un parco, dove ogni giorno vengono ospitati dibattiti, presentazioni di libri, eventi e attività pensate per il quartiere. E proprio il Casale Garibaldi è la location scelta per ospitare la seconda edizione di Clap & Go! 2019, il festival delle Camere del lavoro autonomo e precario. Le Clap sono un sindacato sociale nato nel 2013, che da anni si occupa di operare in settori che non godono di nessuna tutela: quello delle partite iva, del lavoro nero e sfruttato. Un ‘sindacato per precari fatto da precari'. "Più si estendono sfruttamento e precarietà, più c'è difficoltà a riconoscersi e organizzarsi – spiega Emiliano Viccaro, attivista Clap – E per questo abbiamo deciso di metterci in gioco con un sindacato sociale. E questo è anche lo scopo del nostro Festival: parlare di vari temi che ruotano intorno al lavoro e allo stesso tempo essere un momento di socialità e incontro".
Clap & Go! inizia venerdì 31 maggio a partire dalle 18 e finirà la sera di domenica 2 giugno. Reading, incursioni teatrali, musica, film. Ogni cosa è stata scelta per raccontare la precarietà nel mondo del lavoro: o perché la analizza e la mostra, o perché è stata realizzata da persone che vivono questa condizione. E Clap vuole parlarne partendo da una matrice culturale e artistica. "Venerdì avremo un incontro con il regista Daniele Vicari, che sarà intervistato da Massimo Palma – continua Viccaro – E dopo proietteremo il film ‘Sole, Cuore e Amore', che racconta la precarietà a Roma e nell'hinterland. Sabato e domenica saranno giornate dedicate anche ai bambini: nel pomeriggio di sabato proietteremo dei videoracconti di Margine Operativo, mentre domenica è previsto un talk finale su migrazioni e lavoro, che mette insieme i temi della libertà di movimento e dell'organizzazione della forza precaria".
"Il festival, giunto alla sua seconda edizione. La scommessa è quella di tenere insieme i temi del lavoro, con la produzione artistica e culturale. Con linguaggi diversi vogliamo riflettere sulla precarietà, lo sfruttamento, sui nuovi lavori e il lavoro che non c'è, sulle migrazioni e le nostre vite cercando nuove narrazioni. – spiega Francesco Raparelli, coordinatore delle Clap – Ma ci sarà spazio anche per il dibattito, in particolare nella giornata di domenica quando parleremo di reddito di cittadinanza e lavoro migrante. Sempre domenica poi ricorderemo Nanni Balestrini, poeta, scrittore e artista dell'avanguardia italiano recentemente scomparso, con un reading delle sue opere".