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Unioni civili , le prime 17 coppie gay e etero registrate a Roma

Nella Giornata mondiale contro l’omofobia nella sala della Protomoteca in Campidoglio inizia il ‘Celebration day’: le prime 17 coppie gay e etero iscritte nel registro delle unioni civili di Roma Capitale. L’assessore Cattoi: “Ora una legge nazionale”. Contestatore prova a rovinare la festa.
A cura di Valerio Renzi
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Nella Giornata mondiale contro l'omofobia nella sala della Protomoteca in Campidoglio inizia il ‘Celebration day': le prime 17 coppie gay e etero iscritte nel registro delle unioni civili di Roma Capitale. La prima coppia è stata quella degli attori Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, ad officiare la cerimonia la consigliera comunale di Sel Imma Battaglia, prima firmataria della delibera che ha istituito il registro e storica portavoce delle associazioni Lgbtq di Roma. Le cerimonie andranno avanti fino alle 18.00 e vedranno coinvolte 7 coppie omosessuali composte da uomini e 4 composte da donne e 6 coppie eterosessuali. In tutto sono 170 le coppie che hanno fatto richiesta di iscrizione al registro delle unioni civili e, rende noto il Campidoglio, dal prossimo autunno l'iscrizione e la domanda si potranno fare in tutti e 15 i municipi della Capitale.

Ad aprire la giornata l'assessore capitolino alle Pari Opportunità Alessandra Cattoi: "Registrando le prime coppie celebriamo l'amore e i diritti. Diciamo ancora una volta che a Roma l'amore conta. Le unioni civili devono essere legge anche in Italia. Questa giornata è un motivo di felicità e orgoglio per una città che da due anni si dice capitale dei diritti e lo deve dimostrare – ha affermato a margine dell'evento – Quante più città avranno il registro delle unioni civili tanto più saremo forti nel portare avanti idea che serve una legge nazionale". Assente il sindaco Ignazio Marino impegnato in un incontro a Palazzo Chigi.

"Questo è un simbolo, la prima occasione in cui veniamo riconosciute come coppia dalle istituzioni della città. Speriamo sia uno stimolo al Paese affinchè legiferi, perché renda accessibile il diritto costituzionale al matrimonio alle coppie omosessuali, ha dichiarato Barbara poco prima di iscriversi al registro delle unioni civili assieme alla sua compagna Daniela. Angelo Albanesi e Pier Giorgio De Simone raccontano la loro storia in cerca di un riconoscimento alla loro unione: "Stiamo insieme da 35 anni, e nella nostra storia abbiamo fatto diverse tappe. Questa unione è il punto di partenza per costruire una vita di amore e reciproca lealtà. Questo è un riconoscimento che però ci fa il sindaco, non ancora lo Stato. Vorremmo una legge a livello nazionale".

Contestatore grida insulti omofobi

Un uomo ha contestato il Celebration Day e, salito sulla scala che conduce alla Sala della Protomoteca, ha cominciato a urlare insulti diretti alle coppie e al sindaco Marino. "Vergognatevi! Avete rovinato l'Italia!" o "queste cose fatele a casa vostra non con i soldi pubblici" e ancora "il matrimonio è tra uomo e donna, Marino sindaco di m…", questo il tono delle urla dell'uomo allontanato dagli agenti presenti in Campidoglio. "Avete appena assistito a una scena di omofobia. E' per questo che oggi siamo qui, per combattere persone come lui", così la consigliera Imma Battaglia rivolta ai giornalisti subito dopo la contestazione.

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