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Terremoto, i presidi di Roma contro Virginia Raggi: “Non sta a noi valutare lesioni”

Scontro tra la sindaca di Roma Virginia Raggi e i presidi. Il portavoce dei dirigenti scolastici Mario Rusconi contesta la richiesta del comune ai presidi di indicare eventuali danni o crepe: “Non siamo tecnici. è solo uno scarica barile”.
A cura di Valerio Renzi
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È polemica tra i presidi di Roma e la sindaca Virginia Raggi. Dopo la chiusura delle scuole nella giornata di ieri, per il terremoto che domenica mattina alle 7.40 a ha sconquassato il centro Italia, provocando paura e lesioni anche nella capitale, continuano i controlli dei plessi scolastici e domani, salvo sorprese, bambini e ragazzi torneranno normalmente sui banchi di scuola domani. Ma i presidi contestano l'indicazione della sindaca di inviare dalle scuole a Municipi rapporti cartacei su eventuali danni o crepe sospette. "Non compilate quel modulo. Non siamo tecnici, siamo presidi. Non tocca a noi stabilire se una crepa è pericolosa o un muro sta per crollare. È solo scaricabarile", questo l'appello di Mario Rusconi presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e Lazio.

"Chiediamo al Comune maggiore serietà – attacca Rusconi -. Gli edifici scolastici sono di proprietà del Campidoglio, hanno le chiavi. Quindi non si capisce perché chiedere ai dirigenti scolastici di esporsi in questo modo. A pagare, in caso di qualche problema, saremmo noi". Secondo il portavoce dei presidi i controlli stanno avvenendo "random" e solo su segnalazione degli stessi dirigenti scolastici", addirittura Rusconi, dai dati in suo possesso, stima che "il terremoto di domenica abbia prodotto danni nel 20 per cento degli istituti, fra crepe e cornicioni crollati".

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